Preziosissimo Sangue – la benedizione del vescovo Piemontese alla città.

La parrocchia di Santa Maria Assunta della Cattedrale di Terni celebra la festa del Preziosissimo Sangue. Una festa della comunità parrocchiale che segna l’inizio del nuovo anno pastorale e la ripresa del cammino che coinvolge i diversi gruppi, associazioni. Venerdì 24 settembre in piazza Duomo si è tenuto il concerto con testimonianze “Il miracolo in musica – La liberazione di Terni dalla peste” ensemble in concerto Fabrizio Longaroni (tromba e pianoforte), Gustavo Gasperini (violino), Fabio Ceccarelli (fisarmonica), Sara Cresta (soprano), Paolo Macedonio (tenore), intorno al tema portante di Fratello sole e sorella luna di san Francesco di Assisi a cui ha dato voce e rappresentazione l’attore Stefano de Majo insieme all’installazione pittorica di Igor Borozan. Momento centrale della serata è stata la preghiera e la riflessione del vescovo Piemontese con l’ostensione della reliquia del Preziosissimo Sangue e la benedizione alla città.
Nel corso della serata è stato anche donato il gagliardetto della Ternana calcio al priore della cattedrale don Carlo Romani e sono state donate delle borse di studio a 4 ragazzi meritevoli.
La reliquia del Preziosissimo Sangue fu donata alla chiesa Cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli allora vescovo di Terni. E’ una devozione a Gesù che ha versato il suo sangue per la redenzione dell’umanità e che più di ogni altra suggerisce lo spirito di sacrificio, incoraggia a portare la croce e ad affidarsi alla volontà di Dio.
“In questa festa e in queste manifestazioni – ha detto il vescovo – intendiamo ricordare che Gesù Cristo ha dato la vita e ha versato il suo sangue “per gli uomini e la loro salvezza”, anche per noi oggi. Intendiamo invocare la salvezza dell’umanità anche oggi, dalle varie epidemie, che oggi colpiscono l’umanità: l’epidemia del Covid-19 che nel mondo, in due anni circa, ha mietuto 4 milioni e 500 mila morti su 219 milioni di contagiati; l’epidemia di AIDS n tutto il mondo ha contagiato circa 60 milioni di persone sin dall’inizio della pandemia, con circa 25 milioni di morti. Ben 585 mila le vittime per il consumo di droghe registrate nel 2017, 271 milioni le persone di età compresa fra 15 e 64 anni che fanno uso di droghe. Il fenomeno è particolarmente vivo anche tra i giovani e le nostre città piangono i loro morti. Non possiamo dimenticare l’epidemia globale del disastro ambientale, che sta portando alla rapida morte del nostro pianeta e alla scomparsa dell’umanità. Tutto ciò dipende da stili di vita civili, sociali, morali, economici distorti e dannosi, dagli egoismi omicidi. Lo sappiamo tutti, ma chiudiamo la mente e gli occhi.
Preghiamo perché l’umanità torni alla ragionevolezza e alla saggezza delle scelte di vita. La fede, l’invocazione e l’amore contribuiscano a ricordare a tutti l’amore di Cristo e la fecondità del suo sangue prezioso”.