A Porchiano presentazione della mostra sul Ventennale della San Martino

Presso la parrocchia di San Simeone, in occasione della Festa del Patrono, è stato ricordato don Mario Santini, amatissimo parroco di Porchiano del Monte per più di 70 anni, ed inaugurata la mostra itinerante “Venti volte San Martino”.
Il direttore della Caritas, Ideale Piantoni, ha presentato la mostra, ricordando l’importanza della Carità e l’operato svolto attraverso le Opere Segno della Caritas Diocesana e Associazione di Volontariato San Martino.
È seguito un rinfresco nella sala adiacente la parrocchia, appositamente allestita dal Gruppo Parrocchiale, in quanto è un luogo particolarmente amato dalla Comunità, poiché era la stanza dove si riunivano i gruppi giovanili e non, con l’amatissimo Parroco Don Mario Santini. In questa occasione i nipoti di Don Mario Santini, Andrea e Luciano Silvestrelli, hanno devoluto i soldi delle raccolte di beneficenza alle tre realtà tanto amate e seguite da Don Mario:
1- Alla “Casa del Bambino” di Don Alessandro Rossini, legato da un profondo rapporto personale a Don Mario;
2- All’ “Opera del Duomo di Amelia” dove don Mario è cresciuto e rimasto particolarmente legato anche in età adulta.
3- Alla “Parrocchia di Porchiano” per soddisfare i bisogni immediati, come la ristrutturazione della Sala della Confraternita del Sacramento.

Questa giornata, così importante per la comunità di Porchiano, è continuata con l’esecuzione di due concerti.
Il primo presso la casa di riposo Villa Serena e a seguire nella Chiesa Parrocchiale con un repertorio consono alla giornata di festa che si stava vivendo.
La vice presidente dell’Associazione San Martino, Nadia Agostini, ha ricordato i Venti anni di solidarietà e dignità dell’associazione, ripercorrendo le tappe dei vari progetti realizzati in questi anni: dalla mensa San Valentino aperta nel 2001, all’emporio solidale di Terni del 2014 e quello di Amelia e Narni nel 2016. Le attività del centro di ascolto in carcere, non solo rivolte all’assistenza del detenuto con beni di prima necessità ma rivolte a creare un percorso continuativo e il progetto “Arte in carcere”. Il Centro di Ascolto Caritas, di via Vollusiano, per la prima accoglienza, dell’ascolto, dell’orientamento, di fornitura di vestiario, di servizi per la cura personale. Ha ricordato l’operato dell’ospedale della solidarietà che dal 1998, in collaborazione con i maggiori centri ospedalieri del territorio, che cura adulti e bambini affetti da gravi malattie, che non possono essere curate nel loro paese d’origine. Per gli immigrati l’attività è rivolta all’accoglienza nelle strutture a disposizione e all’inserimento sociale e ove possibile lavorativo delle persone e in questi ultimi anni il servizio si è ampliato a seguito dell’emergenza sbarchi dal 2014 con oltre seicento persone accolte in tre anni e dal 2011 in collaborazione con i Comuni del territorio per la gestione del progetto destinato all’accoglienza degli immigrati richiedenti asilo e rifugiati.