Amelia – incontro con il sindaco e l’amministrazione comunale in occasione della visita pastorale. Incontro con i malati all’ospedale Santa Maria dei Laici

E’ cominciata il 9 maggio la visita pastorale del vescovo ad Amelia, con l’incontro nella sede Municipale con il sindaco Laura Pernazza, gli assessori e amministrazione comunale. Il sindaco ha illustrato brevemente la storia della città e le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche gli aspetti sociali, culturali e solidaristici della comunità amerina, facendo particolare riferimento alle associazioni presenti che sono un patrimonio di ricchezza culturale e di aggregazione sociale, alle attività svolte nell’ambito formativo scolastico e alla presenza della Comunità Incontro. Ha inoltre ricordato la presenza viva della chiesa e delle religiose Maestre Pie Venerini che hanno gestito per un trentennio la scuola parrocchiale formando centinaia di ragazzi, ed anche l’opera di don Sandro Bigi con i giovani e con la costituzione dell’oratorio ora portato avanti dal nuovo parroco padre Mauro Russo.
Un rapporto che è stato sempre improntato alla collaborazione per il bene comune della città.
Il vescovo ha ricordato a sua volta anche altri sacerdoti originari dell’amerino e recentemente scomparsi che hanno dedicato la loro vita e speso il loro ministero sacerdotale per la chiesa amerina.
Ha sottolineato quindi la ricchezza di beni culturali presenti nella zona e dell’opera di solidarietà che ha caratterizzato sempre la vita della comunità ecclesiale che oggi si realizza pienamente nella Cittadella della solidarità dove ha sede l’emporio solidale che assiste circa 150 famiglie, la casa di accoglienza per minori non accompagnati, il laboratorio sartoriale delle donne immigrate.

Seconda tappa della visita all’ospedale Santa Maria dei laici dove è stato accolto dal direttore sanitario dr. Leonardo Sergio, dal direttore generale dell’Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini, dai medici e personale infermieristico. Il vescovo ha visitato l’intera struttura e i reparti di degenza intrattenendosi con i malati e portando loro conforto e preghiera.