Azione Cattolica diocesana – Incontro sull’accoglienza e integrazione curato da gruppo giovanissimi della parrocchia di Campitello

Il 5 giugno alle 17 a Palazzo Gazzoli, sala Rossa l’Azione cattolica e la Consulta per l’integrazione del Comune di Terni organizzano un incontro a cui parteciperanno la Presidente della Consulta stessa Nenita Magmanlac, Giuseppe Croce professore di economia presso l’Università “La Sapienza” e l’Assessore alla scuola Carla Riccardi presente nella doppia veste di Assessore e di Preside di una scuola con uno dei più alti tassi di presenza di stranieri.
L’appuntamento giunge al termine del percorso dei giovanissimi della parrocchia di San Matteo che li ha portati ad affrontare il tema del “prendersi cura”, declinato in diverse forme: della loro crescita umana e cristiana, degli altri, soprattutto dei più poveri e della città in cui vivono. Il tema della città ha incrociato in questi ultimi tempi quello dell’integrazione e dell’accoglienza degli stranieri. Il crescente clima di insofferenza e i toni alti, dovuti in parte alla competizione elettorale, hanno interrogato molto i ragazzi. Ci sono stati allora incontri con coetanei immigrati, con la Presidente e alcuni componenti della Consulta per l’integrazione ternana. Molte riflessioni sono nate dopo questa conoscenza diretta dell’altro, dopo l’aver appreso che molte riflessioni e richieste sono comuni sia alle persone nate nel nostro territorio che a quelle arrivate da fuori. Dagli incontri è nata l’idea di questo appuntamento pensato insieme da Ac e consulta. L’accoglienza e l’integrazione passano attraverso moltissime forme ma vorremmo mettere al centro della riflessione del 5 giugno il mondo della scuola che può essere di grande aiuto nel favorire l’integrazione sia dei ragazzi ma anche delle famiglie d’origine. La scuola deve essere pronta ad accogliere gli stranieri con una offerta formativa che tenga conto di queste situazioni soprattutto se ci si trova davanti a un concentrazione consistente, come accade in alcune scuole del territorio. La società, e perciò anche la Chiesa, dovrebbero impegnarsi per sostenere le necessità di queste famiglie attraverso diverse iniziative, ad esempio sostenendo chi arriva nell’apprendimento della lingua italiana nel tempo più rapido possibile.