Cattedrale di Terni – Commemorazione defunti 2018

Dopo il pellegrinaggio e la celebrazione al cimitero, siamo radunati nella chiesa madre della diocesi per ricordare tutti i figli, che hanno lasciato questo mondo e sono tornati alla casa del Padre. In comunione con tutta la chiesa ricordiamo i nostri fratelli e figli e rinnoviamo la fede e la speranza nella risurrezione, cardine della nostra vita cristiana.
In maniera particolare, seguendo la tradizione ricordiamo e facciamo memoria della serie dei vescovi, canonici, sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli tutti, protagonisti della storia della nostra fede. Vescovo, presbiteri, religiosi e laici ci stringiamo attorno a loro, alcuni dei quali sono sepolti nella cripta, e con gratitudine celebriamo il sacrificio eucaristico in loro suffragio.
Tutti ci sono presenti nel ricordo mesto, affettuoso, deferente e orante.

La Parola di Dio, che essi hanno predicato, oggi noi la proclamiamo e la intendiamo rivolta anche a loro e riguarda loro.
Dal libro della Sapienza
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.
Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiolo e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Hanno seguito Gesù sulla strada della passione, offrendo sé stessi nel sacrificio eucaristico, celebrato quotidianamente. Già li vediamo risplendenti di gloria nel giorno del giudizio. Riceveranno potere poiché hanno servito il popolo di Dio, i poveri.
Quale potere? Matteo ce lo spiega in un altro brano:
Alla domanda di Pietro: «Ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa ne otterremo?», il Maestro risponde: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’Uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele» (Mt 19,27-28; cf anche Lc 22,28-30).

Il Salmo Responsoriale (Salmo 41) riecheggia l’antifona che hanno ripetuta centinaia di volte nella preghiera del salmo e soprattutto all’inizio della messa nell’antico rito tridentino, quando ogni giorno ci si accostava a Dio “gaudio e letizia della propria giovinezza”:
Introíbo ad altáre Dei. Ad Deum qui laetíficatiuventútemmeam
Verrò all’altare di Dio,a Dio, mia gioiosa esultanza.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
La chiesa, adorna accoglie il suo sposo, Gesù, attorniato dai ministri di Dio, che l’hanno servita, illustrata,difesa, fatta crescere, santificata con la celebrazione dei sacramenti e dell’Eucarestia.

Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhie non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,perché le cose di prima sono passate».
Contempliamo e aneliamo alla città santa, la chiesa celeste, radunata attorno a Dio, nella comunione perfetta tra i battezzati e col Signore. Le lacrime versate per i peccati della chiesa del tempo, per le sofferenze, le divisioni, i legami spezzati, i lutti avuti per la scomparsa di genitori, fratelli, amici, confratelli nella fede, specie vescovi, presbiteri, diaconi, religiosi… compagni di viaggio nella valle di lacrime verso la Gerusalemme… La visione di Dio che asciuga il volto rigato di tanti ministri ci è di conforto e consolazione.

Nel Vangelo, Gesù proclama la beatitudine dei suoi discepoli e in particolare dei suoi apostoli, presi dal quotidiano impegno di vivere secondo lo spirito delle beatitudini:
“Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.

Cari fratelli e sorelle, noi presbiteri siamo collaboratori del Signore Gesù nell’annuncio del Vangelo e nella santificazione del mondo con la celebrazione dei sacramenti. Guardiamo la testimonianza di tanti nostri confratelli, che ci hanno preceduto e siamo felici perché, sulla parola di Gesù, siamo incamminati dove essi sono in compagnia del Signore. La Parola e i sacramenti santificano innanzitutto noi che li amministriamo.
Pieni di fiducia possiamo pregare con le parole della colletta, parafrasate per questa assemblea:
Dio onnipotente,
il tuo unico Figlio, nel mistero della Pasqua,
è passato da questo mondo alla gloria del tuo regno;
concedi ai nostri fratelli defunti e a noi di condividere il suo trionfo sulla morte e di contemplare in eterno te, o Padre, che ci hai creati, chiamatie redenti.

Maria Santissima, la madre della Chiesa, insieme ai santi apostoli, ai martiri, a san Valentino, a sant’Anastasio,asan Francesco ci donino di sperimentare fin da ora quella comunione di grazia, di amore e di gioia, che essi godono in pienezza in Paradiso.

L’indulgenza per i defunti
ULTIMI VESCOVI DI TERNI (sepolti in cattedrale)
Giovan Battista Dal Prà
(Chiuppano, 23 ottobre1902 – 6 marzo1990)
Il suo corpo, posto in una semplice bara di legno grezzo, è stato tumulato all’interno della cripta della Cattedrale di Santa Maria di Terni nel 1990 durante una solenne cerimonia.
Franco Gualdrini
(Faenza, 26 giugno1923 – Terni, 22 marzo2010) Riposa nella cripta della cattedrale di Terni.

SACERDOTI CHE SONO MORTI nell’ultimo anno, dal 3 Novembre 2017 ad oggi
1. Don Gianni Colasanti, (*Terni 25/6/1940 – † 6 maggio 2018 Terni)
2. Don Marcello D’Artista (*Popoli (PE) 24 agosto 1981 – † Policlinico Gemelli- Roma 12 luglio 2018)
3. Don Sesto Luigi Nespoli (*Castel Gabbiano -CR 24-9-1944 – † 21 settembre 2018 Terni)

PRIMI VESCOVI DELLA DIOCESI DI TERNI
Pellegrino – Romano, santo.Fondatore della chiesa ternana nel 138, martirizzato nel 142
Antimo – primo vescovo di Terni, santo. Eletto nel 156, trasferito a Spoleto nel 165
Valentino – ternano,santo patrono di Terni; eletto nel 197, martirizzato il 14 febbraio 273
Procolo – santo;eletto nel 304, martirizzato nel 310, compatrono di Terni
Volusiano – santo, sacerdote di Carsulae eletto nel 310, morto nel 320. Vescovo di Terni e Carsulae
Siro – santo, eletto nel 320, morto c.345

VESCOVI DI TERNI dal 1900 (alcuni sepolti in cattedrale)

Francesco Moretti –
(Battifolle, Arezzo, 18 sett.1854 – Roma, 10 dicembre 1926).
Cesare Boccoleri
(Rapallo, 21/03/1875 – Modena, 31/10/1956)
Felice Bonomini –
di Brescia; eletto nel 1940, trasferito a Como nel 1947, morì il 1 novembre 1974.
Giovan Battista Dal Prà
(Chiuppano, 23 ottobre1902 – 6 marzo1990)
Il suo corpo, posto in una semplice bara di legno grezzo, è stato tumulato all’interno della cripta della Cattedrale di Santa Maria di Terni nel 1990 durante una solenne cerimonia.
Bartolomeo Santo Quadri
(Ossanesga di Valbrembo, 2 dicembre1919 – Bergamo, 17 ottobre2008).
Franco Gualdrini
(Faenza, 26 giugno1923 – Terni, 22 marzo2010) Riposa nella cripta della cattedrale di Terni.