Cattedrale Terni – stazione quaresimale 2019

Cari fratelli e care sorelle,
oggi il Signore ci ha presi con sé, su questo monte Tabor per manifestarci una piccola parte del suo splendore, della sua gloria, del suo volto trasfigurato. Nel nostro cammino verso la Pasqua, dietro a Gesù che va incontro alla sofferenza e alla morte, nel nostro cammino quotidiano fatto di difficoltà, di sofferenze, di progetti, sforzi, di cadute, di sconfitte, ma anche di vittorie nella vita familiare, nella vita coniugale quella che voi sperimentate tutti i giorni, ecco Gesù oggi ci ha presi con sé per mostrarci qual è la meta a cui siamo diretti e la consolazione che ci è riservata- IL Signore comincia trasfigurazione fin da ora.
Cari fratelli e sorelle, nella nostra vita quotidiana, vissuta nella scia della prospettiva del sacramento del matrimonio poi vivete un percorso quotidiano di trasfigurazione, percorso quotidiano di assimilazione al Signore, che fatto di bellezza, di gioia, di conforto e di consolazione, perché il Signore è con noi e a sostegno nostro vi sono anche la legge e i profeti, Mosè, i profeti, i nostri Santi Martiri, che prima di noi hanno dato testimonianza, e che oggi ci incoraggiano a vivere anche noi a vivere la nostra testimonianza. Nell’episodio della Trasfigurazione, nell’evento della trasfigurazione c’è la nube che avvolge gli apostoli e la presenza di Dio impercettibile, ma presente, viva. Nessuno può resistere davanti alla presenza di Dio, ma il Signore c’è. Il Signore, oggi in modo particolare, a conclusione in questa giornata ci lascia un messaggio Costui è il mio figlio diletto, ascoltatelo.
Cari fratelli e sorelle noi abbiamo il conforto e la consolazione di saperci fratelli di Gesù e figli di Dio. Non basta adorare Dio, occorre avere con lui una relazione da figlio a Padre, riconoscere in lui il nostro Padre e riconoscere in Gesù il nostro fratello. E’ nel volto trasfigurato di Gesù che noi possiamo vedere e contemplare il volto di Dio. E Dio si manifesta a noi attraverso la parola di Gesù. Nei nostri problemi e nelle nostre situazioni, quando vogliamo interrogare Dio occorre che interroghiamo Gesù, che ascoltiamo la sua parole. Gesù ci ha parlato e ci ha circondati di parole incoraggianti, di consolazione, di conforto, di speranza. A coloro che vivono in difficoltà, a coloro che hanno un progetto di amore, a coloro che hanno sperimentato la difficoltà del peccato, della caduta, del tradimento, a tutti Gesù rivolge una parola di conforto e di consolazione, soprattutto nel passaggio attraverso la passione, la morte. San Paolo nella seconda lettura ci dice che il nostro corpo sarà trasfigurato, ma noi nell’ascolto della parola di Dio, nella celebrazione dei sacramenti, soprattutto nell’eucaristia, siamo trasfigurati del Signore Gesù. Ecco, questa sera, accogliendo questa presenza misteriosa del Signore ma reale accanto a noi, vogliamo tornare alle nostre case assicurati incoraggianti. Dico soprattutto alle coppie, agli sposi: Ricordatevi che nella vostra relazione personale, quotidiana, voi potete sperimentare, in parte, questo mistero della trasfigurazione del Signore che ha vissuto in sé e che riserva tutti gli uomini alla fine dei tempi si può cominciare già da ora a sentire questo mistero della trasfigurazione.
La testimonianza dei nostri Santi, dei Martiri, ci dice proprio questo ed è una testimonianza che è viva e palpitante e ancora presente nella storia della nostra Chiesa, della nostra comunità. San Valentino, che abbiamo celebrato e che celebriamo ancora, ci sta accanto per arricchire il vostro amore, arricchire la vostra relazione di contenuti, di bellezza, di relazione con Dio. E noi vogliamo pregare perché tutto ciò si realizzi ancora di più in pienezza. Oggi vogliamo, in modo particolare, ricordare anche monsignor Franco Gualdrini nell’anniversario della sua morte. La nostra è stata una celebrazione di chiesa, qui in questo luogo, e vogliamo in segno di gratitudine, ricordare i nostri pastori che ci hanno preceduto, in modo particolare, oggi monsignor Gualdrini. Preghiamo il Signore perché la Chiesa una, quella del cielo e quella della terra, possa veramente camminare dietro Gesù verso la Pasqua di resurrezione.