Celebrazione della Virgo Fidelis in Cattedrale

La celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, proclamata tale nel 1949 da papa Pio XI, è stata presieduta nella Cattedrale di Terni dal vescovo Giuseppe Piemontese, concelebrata dal parroco don Alessandro Rossini, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia, del sindaco Leopoldo Di Girolamo, del vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, del prefetto Paolo De Biagi, del questore Antonino Massineo, del comandante provinciale dei Carabinieri di Terni colonnello Davide Rossi, dei militari della compagnia Carabinieri di Terni e delle rappresentanze di tutte le associazioni Combattentistiche e d’Arma in congedo della Provincia nonché una rappresentanza dell’Arma locale ed i loro familiari.

La festa della patrona dell’Arma dei Carabinieri, celebra l’affidamento dell’Arma alla Madonna “Virgo Fidelis”, ispirata alla fedeltà che è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
«Vogliamo affidare a Maria le vostre persone, le vostre famiglie, l’Arma intera, le speranze dei nostri concittadini e di tanti uomini e donne del mondo intero» ha detto il vescovo Piemontese. «Ecco la vostra e nostra Virgo fidelis, donna fedele fino in fondo: in preghiera di fronte a Dio; con il bambino Gesù in braccio; ritta ai piedi della croce. La fedeltà implica una promessa. Una promessa che nel vostro caso ha assunto il carattere sacro del giuramento».
Nel corso della celebrazione è stato ricordato dal colonnello Rossi il “76° Anniversario della Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano”.

«Come per ogni categoria le responsabilità sono sempre personali – ha aggiunto il vescovo -, ma purtroppo le colpe di alcuni infangano una uniforme che nei secoli è assurta a simbolo e ha acquisito e conservato dignità e bellezza. Nessuno metta a rischio l’onore e le benemerenze acquisite da una lunga serie di azioni gloriose e di quotidiana fedeltà da singoli e dal Corpo intero. Tutti siano animati da umiltà nel badare a noi stessi e non ergiamoci a giudici dalla condanna senza appello di chi per incoscienza, debolezza o anche per cattiveria si è lasciato andare, mancando al giuramento di fedeltà. Non abbiate timore di stringervi attorno a Maria per imparare anche voi la fedeltà alla volontà di Dio, l’entusiasmo per la vostra missione e il servizio ai cittadini, specialmente agli indifesi e ai poveri».

 

L’OMELIA DEL VESCOVO

 

 

 

 

 

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