Collescipoli – conclusione della visita pastorale

Con una bella e partecipata celebrazione eucaristica nella chiesa di San Nicola a Collescipoli, domenica 12 maggio, quarta domenica di Pasqua, si è conclusa la visita pastorale del vescovo, che ha ringraziato il parroco don Albin e i fedeli per la bella accoglienza e i momenti trascorsi insieme, nella visita ai malati, nelle scuole e negli incontri con le varie realtà del paese.
Una comunità viva, composta da molte realtà e piccole chiese, sparse in un territorio vasto e articolato. “Ho visitato alcune chiese che sono qui nei dintorni: la Madonna di Porcivalle, Sant’Andrea, Santa Maria del colle – ha detto il vescovo – e in ognuna di queste chiese ho visto la presenza di un gruppo di cristiani. Apprezzo l’affetto che ognuno ha per la sua chiesa, che fa bene a tenere ordinata a ritrovarsi lì per la preghiera, però la parrocchia è questa e bisogna che la domenica ci si ritrovi tutti insieme. Bisogna pensare anche ad una modalità, perché le varie feste che si celebrano, diventino opportunità e motivo di annuncio del Vangelo, di crescita nella fede e non soltanto una manifestazione devozionale dell’amore per il santo, per quella chiesa. Questi momenti devono tradursi in ascolto della parola del Signore, ma anche in gesti di carità, perchè essa manifesta ed esprime il nostro amore e la nostra fede verso il Signore. E poi l’altro aspetto il grande patrimonio di chiese, di tradizione e antica storia e cultura. Bisogna che mettiate un impegno maggiore per custodire e trasmettere ad altri questo grande patrimonio di tradizione. Mentre si vive lo spopolamento, ma anche il raffreddamento della fede, rallenta questa tradizione che in è in passato è stata molto intensa. Bisogna riflettere anche su questo per far sì che ciò possa realizzarsi”.
Prima della celebrazione il vescovo ha incontrato i ragazzi dell’iniziazione cristiana, circa 25, i catechisti e i genitori dei bambini, che hanno salutato il vescovo presentando le loro rispettive realtà di vita cristiana. Il vescovo ha ricordato ai genitori l’importanza di vivere un cammino di fede continuo e comune in famiglia, di non fermarsi ad una formazione che  sia limitata alla preparazione ai sacramenti, ma che sia un percorso di vita cristiana, che porti sempre più ad amare il Signore e trovare consolazione e forza nella fede, in ogni età della vita.