Diocesi – la prima visita a Terni del vescovo eletto mons. Francesco Soddu

Una intera giornata trascorsa a Terni dal vescovo eletto mons. Francesco Soddu, il 16 novembre, per conoscere la sua nuova diocesi, incontrare il vescovo Giuseppe Piemontese, i collaboratori della Curia, alcuni sacerdoti, le associazioni laicali. Una giornata che è stata un bel momento di accoglienza, un abbraccio corale, un reciproco raccontarsi nelle esperienze di vita personale e comunitaria di una chiesa in cammino,
La visita è cominciata dalla basilica di San Valentino, con la preghiera davanti all’urna del patrono della città di Terni e dell’amore. Il saluto con la comunità dei Carmelitani scalzi, la visita alla cripta e al coro dove sono custodite le reliquie del santo, il racconto del legame con i carmelitani del suo paese in Sardegna, e il desiderio di testimoniare anche in questa terra umbra l’amore cristiano e di vicinanza al prossimo.

Nella Curia di Terni l’incontro con il collegio dei Consultori e con i dipendenti e collaboratori degli uffici di Curia, che hanno accolto calorosamente il loro nuovo pastore. “La trepidazione per questa chiamata di papa Francesco a servire la chiesa come vescovo di questa diocesi è tanta – ha detto mons. Soddu – però la fiducia che ripongo in Dio e in voi è immensa. Mi sento sereno, le cose da fare sono enormi, ma la scuola in Caritas italiana mi è maestra come metodologia. Questa esperienza mi ha aperto quella prospettiva di donazione al Signore nella chiesa che non avevo incarnato del tutto. Sono nelle mani di Dio con la trepidazione e fiducia che passa anche attraverso le vostre mani. Accoglietemi con amore, come avete dimostrato, e con pazienza, perchè non tutto può essere capito subito, è necessario ascoltare osservare e discernere, mettersi in relazione con l’altro. La comprensione e conoscenza da costruire man mano nei confronti di questa sposa che mi viene affidata. E’ la cosa più bella che ho ricevuto da Dio, la vostra chiesa. Sento di amarvi dal primo momento che ho detto di sì. Vorrei che ci fosse confidenza con voi, amo molto il rapporto diretto senza questo non saprei vivere e verrei io a cercarvi”.
Mons. Soddu ha poi raccontato con semplicità, giovialità, simpatiche battute e aneddoti le sue origini, del suo attaccamento alla Sardegna e alla sua diocesi di origine, del suo paese di nascita, della sua formazione ed esperienza di giovane sacerdote come vicerettore del seminario regionale, poi di parroco nella cattedrale di Sassari, del servizio come cerimoniere. Ha raccontato della sua famiglia, dei genitori e della vita semplice scandita dal lavoro nei campi e dei tanti insegnamenti ricevuti negli anni della giovinezza. Ha ricordato come in varie occasioni gli sia stato chiesto di andare a studiare a Roma, rifiutando sempre per non lasciare la sua terra, cosa che ha fatto solo dopo la morte della madre, in concomitanza con la nomina a direttore di Caritas Italiana “ma non lo avrei fatto se mia madre fosse stata ancora in vita, perchè era molto legata a me” ha sottolineato.

Altro incontro è stato con le suore clarisse del monastero della Santissima Annunziata di Colleluna che lo hanno accolto con grande gioia e attesa. Un momento di preghiera, poi la presentazione della comunità delle suore e della loro storia a Terni da decenni, prima nel monastero di Sant’Alò al centro della città e ora in periferia dove tante persone si recano per dialogare, portare e ricevere aiuto. Le suore hanno donato mons. Soddu dei biscotti sardi fatti da loro, molto graditi dal presule.

Appuntamento poi alla mensa San Valentino della Caritas diocesana – associazione San Martino dove insieme al vescovo Piemontese, al vicario generale mons. salvatore Ferdinandi, al direttore della Caritas padre Stefano Tondelli, ai vicedirettori Caritas Mauro Tosi, Sandro Maschiella, al presidente della San Martino Francesco Venturini, a Nadia Agostini, Martina Tessicini e il dott. Giovannetti, ha consumato il pranzo preparato dalla direttrice della mensa Fernanda Scimmi. Un’occasione per ricordare il grande impegno della mensa verso i più bisognosi, che fornisce ogni giorni un pasto caldo e accoglie tante persone sole, che trovano nei volontari disponibilità, affetto e amicizia.

Infine, nel pomeriggio l’incontro con le associazioni laicali, presentate dal vescovo Piemontese come una realtà viva e ricca di valore, che danno grande impulso alla vita della chiesa e sono presenti concretamente nella vita della città, ciascuna con il proprio carisma, con le opere e con la preghiera: i gruppi Scout, l’Azione Cattolica, la Gifra, la Pastorale Giovanile, Circoli Anspi, Comunione e Liberazione, la San Vincenzo de’Paoli, il Movimento per la Vita, le Famiglie di Maria, i gruppi di preghiera di Padre Pio, il Terz’Ordine francescano, i Romei di San Michele arcangelo, la Fraternità Agostiniana secolare, il Movimento cristiano lavoratori, le Acli, l’Unitalsi, il Cammino Neocatecumenale.
“Abbiamo intenzione di percorre insieme questa strada – ha detto mons. Soddu – così come avete fatto finora con padre Giuseppe, che ringrazio per la sua amicizia, oggi è stata una bella giornata di fraternità. Sono qui per collaborare con voi per l’edificazione del regno di Dio. Il desiderio è quello di essere in comunione ed un unico corpo, la chiesa sinodale, di trovare ciò che unisce più che quello che divide; se coltiviamo questo desiderio non possiamo fallire. Questo desiderio deve essere perseguito in un’ottica di discernimento comunitario, alla luce della preghiera e della parola di Dio, e la risultanza è ciò che vuole il Signore. E’ un percorso complesso che dice tutta la bellezza di mettersi uno davanti all’altro alla luce dello Spirito Santo”.

Infine il saluto in cattedrale al parroco emerito e decano dei sacerdoti don Carlo Romani e al parroco don Alessandro Rossini con la preghiera davanti all’immagine della Madonna della Misericordia copatrona della diocesi.