Diocesi

LA DIOCESI DI TERNI NARNI E AMELIA

Il primo ad evangelizzare la città di Terni è, secondo la tradizione, san Brizio nel 97, inviato da san Pietro a portare in Umbria il messaggio del Vangelo. A consolidarne la comunità cristiana è invece San Pellegrino, a partire dal 138; il primo vero e proprio vescovo è invece sant’Antimo.

Nel VIII secolo la diocesi, che si estende per un vasto territorio fino a Norcia, perde la sede episcopale e viene affidata prima al vescovo di Narni e poi a quello di Spoleto, “che l’ebbero semplicemente in commenda e che grabatamente la spogliarono di quasi tutta la diocesi” fino al 1218, quando papa Onorio III nomina vescovo il priore della cattedrale Rainerio.

Fondatore della Diocesi di Narni, secondo la tradizione, è il patrono san Giovenale nel 376, ma va ricordata anche la figura del vescovo san Cassio, di cui parla Gregorio Magno dei suoi Dialoghi.

Nei secoli VI e VII le chiese di Otricoli, Carsulae e Terni furono affidate ai vescovi di Narni
Nell’VIII secolo nella Chiesa di Narni è incorporata la diocesi di Otricoli, di cui si ricorda – nel VI secolo – il vescovo Fulgenzio, e che ancora oggi è sede arcivescovile titolare. Sembra che anche Carsulae sia stata diocesi; in seguito la sua sede episcopale è passata a San Gemini che tutt’ora ha un Duomo, poi è stata incorporata nella diocesi ternana.

Nel 1907 un decreto pontificio unisce le diocesi di Terni e Narni sotto un unico vescovo.

La Chiesa di Amelia, per la sua vicinanza con Roma, si ritiene sia nata nei gli anni prossimi ai tempi apostolici, ma il primo vescovo di cui si fa menzione è Ondulfo nel 344. Dopo la morte del vescovo Vincenzo Lojali, nel 1966, l’amministrazione apostolica della diocesi di Amelia passa al vescovo di Terni e Narni Giovan Battista Dal Prà.

Nel 1973 Santo Quadri è ordinato vescovo delle diocesi di Terni e Narni e amministratore apostolico di Amelia, mentre il suo successore, Franco Gualdrini viene ordinato nel 1983 vescovo di Terni, Narni e Amelia. Un decreto pontificio unisce infine le tre diocesi nell’unica Diocesi di Terni Narni Amelia nel 1986, sotto l’episcopato di monsignor Gualdrini, al quale segue, nel 2000, Vincenzo Paglia, secondo vescovo della nuova diocesi.

La Diocesi di Terni Narni Amelia è costituita da tre centri principali: la città di Terni, quella di Narni (a 15 Km di distanza dal capoluogo) e Amelia (25 Km circa). La superificie ricoperta è di 871 kmq, la popolazione è di 163.423 persone, di cui 161.400 cattolici.

81 sono le parrocchie, divise in 6 vicarie, 82 i sacerdoti diocesani, 40 quelli appartenenti a ordini religiosi.

Quattro sono i santi Patroni della Diocesi: San Valentino, San Giovenale, Santa Fermina e Santa Maria.

Parrocchie e servizi pastorali

La Diocesi è costituita da 81 parrocchie più o meno estese sul territorio.  Nell’ambito dell’attività pastorale per la carità ricordiamo la Comunità Incontro per i tossicodipendenti a Molino Silla di Amelia, la casa del giovane di Piediluco per i portatori di handicap, la San Vincenzo de’ Paoli, il centro Caritas di San Martino e il nuovo centro Caritas di sant’Antonio (nei pressi della stazione di Terni) per i bisognosi e gli immigrati che si occupa anche di lavoro con lo sportello di orientamento e di progetti già avviati in Albania e Kosovo.

Per i giovani e la famiglia ci sono i vari oratori, movimenti e associazioni che operano nelle singole parrocchie e a livello diocesano come l’Azione Cattolica, l’Agesci, il Centro di pastorale famigliare, le comunità francescane, il Meg, i Neocatecumeni, il Rinnovamento nello spirito, Unitalsi, il movimento cristiano lavoratori e molte altre associazioni e movimenti religiosi.

Una ricca vita culturale caratterizza la Diocesi con la Scuola di teologia, l’Istituto di studi teologici e sociali, l’Apostolato per la preghiera e la Scuola di preghiera per i giovani, gli Archivi storici diocesani e la biblioteca Giunio Tinarelli.

Itinerari francescani nel ternano
Umbria terra di santi, mistica e madre di due grandi figure spirituali come San Francesco e San Benedetto. Il loro messaggio segnò gli animi di quanti incrociarono il cammino e il carattere dei luoghi nei quali passarono e sostarono. Il disegno e le caratteristiche di alcune chiese, la magia delle radure scelte per edificare conventi e monasteri, legano profondamente la terra della bassa Umbria alla spiritualità di questi due grandi testimoni di fede.

Molte sono le chiese, i santuari di epoca antica, i luoghi, in gran numero presenti nel territorio, legati alla figura di san Francesco e da lui o dai suoi successori fondati.

Itinerari mariani
Nel ternano, nel narnese e nell’amerino oltre le chiese intitolate a Maria, ogni parrocchia celebra una propria festa e custodisce immagini mariane, espressione della devozione popolare e spesso di notevole rilievo artistico. Frequentemente s’incontrano cappelle, edicole, ed anche piccoli santuari mariani.

Il culto mariano nella Diocesi ha sempre costituito un saldo punto di riferimento nella maturazione spirituale dei fedeli. Tra le chiese ricordiamo la Cattedrale di Terni, dedicata a Santa Maria Assunta, con l’altare maggiore su cui è incastonata un’immagine settecentesca della Vergine. La terza cappella nella navata di sinistra è dedicata alla Madonna della Misericordia patrona della città e della Diocesi che è particolarmente venerata e di cui si narra di un prodigioso movimento degli occhi.

Una devozione particolare per Maria da parte dei fedeli ternani è per la Madonna del Popolo, la cui statua, collocata in una nicchia realizzata in acciaio e alcantara, simbolo delle lavorazioni dei due principali industrie della zona e progettata dall’architettto Paolo Portoghesi, è situata in una delle piazze principali della città quella della Repubblica. La festa viene celebrata il 2 ottobre. La devozione mariana da secoli è presente anche nei piccoli paesi che circondano la conca ternana come Collescipoli. All’interno della cerchia muraria nel punto più alto dell’abitato si trova la chiesa di Santa Maria Maggiore gioiello tardo barocco. L’interno ha una struttura ad aula che colpisce per la ricchezza e la festosità delle decorazioni floreali e degli stucchi di matrice berniniana. Nel catino absidale spicca l’affresco rappresentante l’assunzione della Madonna, icona della Chiesa. In questa chiesa di notevole valore storico è il seicentesco organo Hermans. Decorato a racemi dorati e coronato da panneggi sostenuti da angeli reggicortina. Con questo organo vengono eseguiti durante tutto l’anno concerti di musica del Seicento e in particolare è stato recentemente istituito un corso per organisti.

Nel narnese di particolare interesse è la chiesa di Santa Maria Impensole con il portico romanico e i portali ornati da motivi a racemi e la porta centrale fiancheggiata da due leoni. Più in basso la Chiesa di San Domenico, prima Cattedrale della città, fu anticamente dedicata a Santa Maria Maggiore alla quale nel medioevo era consuetudine dedicare la Cattedrale. Uno dei luoghi di particolare interesse è il Santuario della Madonna del Ponte che è sorto in relazione ad un’immagine votiva preesistente. Il santuario custodisce la cappella realizzata a protezione della grotta dove si trova l’immagine sacra della Madonna con il Bambino circondata dagli ex voto dei devoti. Lasciando Narni Scalo si raggiunge il Santuario della Madonna della Cerqua, dove viene venerata un immagine rappresentante la Madonna con Bambino in bassorilievo di marmo bianco incastonata in un tronco di quercia. Il santuario fu importante meta dei pellegrini romei e lauretani.

Terminiamo questo breve itinerario mariano ad Amelia nella Concattedrale di Santa Maria Assunta costruita nel punto più alto della città, racchiusa da oltre 2000 anni nella possente cerchia di mura. Presso l’altare maggiore è custodita la piccola tavola dipinta dell’Assunta, preziosa opera trecentesca. Poco distante da Amelia nel piccolo borgo di Foce si trova il santuario della Madonna delle Grazie affacciato su un ampio piazzale collinare, circondato dai boschi. La Madonna delle Grazie è molto venerata e numerosi sono gli ex voto custoditi a fianco dell’affresco dietro l’altare.