Visite dei Pontefici a Terni

In tempi antichi non erano troppo rare le visite dei papi a Terni. Vista la vicinanza con Roma, infatti, poteva essere relativamente frequente che un pontefice passasse per Terni per raggiungere una città del nord Italia o Perugia, visto anche che la via Flaminia rappresentava il collegamento più diretto con le Romagne. Poche visite, quindi, ma molti passaggi.

Tra le più celebri ricordate, quella di papa Zaccaria nel 742, quando, nella basilica di San Valentinio, il papa incontrò il Re Liutprando per la storica Donazione di Sutri con cui il Re longobardo donava al Papa alcune città italiane che costituiranno il primo nucleo dello Stato Pontificio. Nella stessa occasione, Zaccaria ordinò vescovo di Terni Trasmondo, duca di Spoleto. Alla sua morte, nel 760, la città restò senza vescovo per ben cinquecento anni.

E proprio al termine di questo lungo periodo di decadenza, che, nel 1219, dopo aver ordinato vescovo il priore della Cattedrale Rainerio, un papa – Onorio III – torna a San Valentino per consegnare la Basilica al clero locale.

In tempi più recenti, invece, il più celebre passaggio in città di un papa resta quello di Giovanni XXIII, che recandosi in pellegrinaggio ad Assisi in treno, prima dell’inizio del Concilio, sostò per qualche minuto alla stazione di Terni per salutare i fedeli che la affollavano.
Qualcosa di simile è avvenuto nel 2002, in occasione del secondo incontro interreligioso organizzato ad Assisi da Giovanni Paolo II: anche papa Wojtyla ha raggiunto la città di san Francesco in treno e anche questa volta i fedeli si sono riuniti alla stazione per salutare il convoglio pontificio, che questa volta, però non si è fermato rendendo impossibile l’incontro – anche solo di sguardi – tra il pontefice e i ternani.

La prima visita vera e propria alla città di un pontefice ricordata dalle cronache cittadine risale al 15 settembre 1392 e la fece Bonifacio IX. La ricorda Ludovico Silvestri, autore della “Collezione delle memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816”.
Il Papa fu ricevuto in città dai cittadini più illustri e da banderari. Il pontefice alloggiò per qualche tempo in città prima di recarsi a Perugia e concesse alla chiesa del Monastero delle Clarisse in San Paolo di Galleto un’indulgenza plenaria a chi la visitasse il lunedì di Pasqua.
Altri passaggi ci furono nel 1443 (Eugenio IV) e 1449 da parte di Niccolò V che, tornando da Ferrara, fu ospitato una notte nel convento di San Pietro degli Agostiniani.

Dagli agostiniani fu ospitato anche Pio II che nel 1462 passò per Terni con il suo esercito diretto ad Ancona, da cui sarebbe partita la crociata.

Sisto IV passò invece nel 1476 diretto a Loreto, dove si stava completando il Santuario. Paolo III passò per Terni ben quattro volte: nel 1543, diretto a Busseto nel 1544, 1545 e 1546 andando o tornando da Perugia, quando visitò anche i lavori in corso alla Cascata delle Marmore.

Nel 1584 passò invece Gregorio XIII e nel 1598 Clemente VIII, accolti sempre con grandi feste.

Una vera e propria visita fu invece quella di Pio VI il 28 febbraio 1782. Diretto a Vienna per trattare di persona “Di gravi e gelosi affari con l’imperatore Giuseppe II”, il Papa giunse in città alle 10.30, incontrò il vescovo De’ Rossi e il clero, le autorità cittadine e una gran folla di ternani e fu ospitato dal conte Paolo Canale, governatore delle Armi Pontificie dell’Umbria, nel proprio palazzo in via del Collegio, ed “offrì all’ospite un lauto rinfresco, ma questi non accettò che la refezione del cioccolatte”.

Nel 1800 Pio VII tornando da Venezia alla Roma napoleonica passò per Terni, accolto con grandi feste e le strade e le chiese addobbate, e benedì la cittadinanza in Cattedrale. Lo stesso Pio VII, tornando dalla Francia, dove aveva incoronato imperatore Napoleone, passò nuovamente a Terni, implorato dal cavaliere Paolo Gazzoli di impartire nuovamente la sua benedizione alla città. Per l’occasione le strade della città furono messe a nuovo e aumentate le forze di polizia, “si prescrissero anche pubbliche luminarie e il festivo addobbamento delle vie e delle finestre nel modo più splendido”.
Il 14 maggio il papa arrivò accolto dal Magistrato, che gli presentò le chiavi della città. Il Papa fu poi in Cattedrale, dove benedì il popolo tra “l’armonia della Banda Militare, il suono de’Sacri Bronzi e lo sparo dei mortari”.

 

Nel 1814, dopo la caduta di Napoleone, Pio VII  si fermò per un intero giorno a Terni, e venne ospitato a Palazzo Gazzoli, dal cui balcone benedì la popolazione “anelante, stipata e revente tripudio”. Ben tre visite, quindi, per Pio VII.

Particolare solennità ebbe poi la visita di Gregorio XVI del che durò tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre1841. “Staccati i cavalli la carrozza pontificia fu portata a forza di braccia da porta Romana alla Cattedrale, ove ebbe luogo una splendida concelebrazione”.
Lasciato il vescovado il Papa fu condotto al convento di San Pietro degli Agostiniani, dove alloggiò in un appartamento di sei stanze. In occasione della visita era stato eretto un arco trionfale nei pressi di Porta Romana.

L’ultima visita di un Papa a Terni prima di quella dell’81 era stata infine, quella di Pio IX, il 5 maggio 1857.
Il Papa visitò la Ferriera, allora la più importante fabbrica della città, che si trovava in un momento di profonda crisi economica. Il Papa si interesso alla lavorazione e ai macchinari, dimostrando una buona competenza tecnico-scientifica. Il Papa si recò anche in Cattedrale, dove una lapide ne ricorda ancora oggi la visita.

Dopo di allora bisognò aspettare il 1981 perché un papa tornasse in visita a Terni.
Della storica visita di Giovanni Paolo II il 19 marzo del 1981 potete trovare un approfondimento cliccando qui sotto.

LA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II A TERNI