L’Emporio della solidarietà della Caritas diocesana aiuta 513 persone con generi alimentari e prodotti per l’igiene

A sei mesi dall’inaugurazione, il servizio dell’Emporio della solidarietà presso il centro Caritas diocesano Sant’Antonio di Terni, aiuta 513 persone in difficoltà economica, suddivise in 150 nuclei famigliari, che due volte al mese ciascuna, offre generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e della casa. Il progetto dell’Emporio della solidarietà della Caritas è stata ulteriormente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni che, recentemente, ha stanziato un contributo di 50mila euro per incrementare la disponibilità di materie prime dell’emporio, oltre al precedente finanziamento che è stato destinato all’allestimento logistico e materiale dell’emporio.
In questi mesi sono stati distribuiti 28.088 prodotti con il particolare sistema di acquisto proprio degli empori solidali, che avviene attraverso una tessera a punti con validità trimestrale consegnata a ogni beneficiario, dove ogni punto-cuore corrisponde a circa dieci centesimi di euro. La tessera viene caricata dei cuori (punti) in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari. Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli utenti alla logica del non-spreco.
L’emporio della solidarietà è oggi punto di riferimento per molte persone in difficoltà che attraverso questo servizio hanno la possibilità di avere generi di prima necessità, recandosi in quello che è un vero e proprio market e acquistando ciò di cui hanno bisogno. Una distribuzione gratuita di beni, capace di sostenere in maniera efficace persone e famiglie in difficoltà e un aiuto contro il disagio e l’emarginazione sociale.

Inaugurato il 6 febbraio 2015, l’emporio ha iniziato ad essere operativo nel mese di marzo dopo una prima fase di formazione degli operatori sull’uso del software per la gestione dei prodotti e del magazzino oltre che delle tessere punti, la stesura del manuale di autocontrollo e l’avvio dei centri di ascolto parrocchiali e diocesani per la segnalazione e inserimento delle famiglie beneficiare del progetto. E’ infatti nei centri di ascolto delle Caritas parrocchiali e diocesana che avviene il primo contatto per conoscere e definire il tipo di aiuto da dare alle famiglie. Molti dei beneficiari del servizio dell’emporio provengono dalle parrocchie: 14 dalla parrocchia di San Giuseppe lavoratore, 8 dalla parrocchia di Nostra Signora di Fatima, 5 da San Giovanni Bosco, 12 da Santa Maria del Rivo, 6 dalla parrocchia di Santa Maria della Misericordia, 6 da San Paolo, 7 da Santa Maria del Carmelo, altre 21 sono state segnalate dal Movimento per la Vita e le restanti famiglie provengono dai centri di ascolto della Caritas diocesana.
Le famiglie italiane sono 62 e le straniere 88, in prevalenza nuclei composti da 3-4 persone, in pari numero quelle composte da 2 persone o nuclei con 5 o più persone e qualche single. L’emporio è aperto il martedì e il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00, con un’affluenza regolata di 20 persone ad appuntamento.

All’interno del Centro Caritas Sant’Antonio è presente anche un punto distribuzione abbigliamento, regolato con lo stesso software dell’Emporio e quindi dalla consegna di una tessera personale. Il servizio, gestito da volontari, è aperto il lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e prevede la distribuzione di capi di abbigliamento usati e acquistati. Anche qui è stato stabilito un numero massimo di capi prelevabili, sempre nell’ottica di una spesa educata, anche se con una concessione più flessibile ed ampia.

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