I pellegrini di Sambucetole in visita a Roma al Carcere Mamertino e alla mostra Bolle dei Giubilei

Un gruppo di parrocchiani di Sambucetole ha trascorso una giornata a Roma in visita on Opera Romana Pellegrinaggi al “Carcere Mamertino” e alla Mostra Bolle dei Giubilei presso il Palazzo del Vicariato Vecchio in via della Pigna.
Il racconto di Avio Proietti Scorsoni: “Ad attendere i 23 turisti-pellegrini sambucetolani, guidati da Don Francesco, ai Fori Imperiali c’era Pietro Antonelli che ha spiegato i quattro cammini Giubilari ( Papale, Mariano, Pellegrino e della Misericordia), di diverso colore pittogrammati sul marciapiede, che guidano i pellegrini verso diversi itinerari. Quello che abbiamo intrapreso ci ha condotti al carcere, meglio precisare “Carcer Tullianum o di S. Pietro”, percorrendo un tratto del Clivo Argentario, visita multimediale affascinante con l’ausilio del tablet. Oltre 3000 anni di storia ricostruita dalla moderna tecnologia, dal frammento alla sua origine, assistiti dalle gentili e pazienti hostess impietosite dalla nostra, diciamo così, rudimentale dimestichezza con il progresso.
E’ nel Tullianum, cioè la parte più bassa del complesso monumentale, che la tradizione vuole il miracolo di S. Pietro che fece sgorgare da una pietra l’acqua per battezzare prigionieri e carcerieri.
La visita è continuata alla soprastante Chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami del XVI sec.dove abbiamo ammirato il soffitto ligneo dell’Oratorio e gli affreschi del Montagna, forse ispirati alla Cappella Sistina.
Siamo poi saliti sul Campidoglio, con vista straordinaria sui Fori, la discesa e l’attraversamento del Rione Campitelli, siamo giunti alla Chiesa della “Madonna in Campitelli”, sosta con invocazione all’Angelo, proseguimento verso via della Pigna, al palazzo del Vicariato vecchio.
Ad attenderci un sacerdote piemontese, molto elegante ed eloquente, il quale ci ha introdotto nelle sale dove la storia, dalla Bolla di Bonifacio VIII del 1300 a quella attuale di papa Francesco, è sembrata scorrere veloce. Alle 13,00 sosta ristoratrice presso la mensa nello stesso palazzo.
Di ritorno alla Stazione Termini ci siamo fermati alla Basilica liberiana di Santa Maria Maggiore dove molti di noi hanno confessato le proprie debolezze e ottenuto l’agognato perdono. Don Francesco ha celebrato la Messa nella Cappella del Crocefisso”.