San Liberato – Ingresso del nuovo parroco don Pietro Blaj

Domenica 23 ottobre ha fatto l’ingresso il nuovo parroco di San Liberato di Narni don Pietro Blaj nel corso della celebrazione presieduta dal vicario generale mons. Salvatore Ferdinandi. Ha portato il suo saluto al termine della celebrazione il vescovo Giuseppe Piemontese.
“Oggi accogliamo il nuovo parroco don Pietro – ha detto mons. Ferdinandi – che guiderà questa comunità cristiana nell’impegno di vivere nel rapporto di fiducia con Dio, nell’approfindimento della fede e nell’esperienza dell’amore di Dio nella vita sacramentale, rinnovati nella vita e rafforzati nell’essere cristiani nel contesto di oggi. Tutta la comunità insieme al sacerdote sarà impegnata in questo, nella collaborazione e nella capacità di perdonarsi accettarsi così come si è, con i propri limiti”.

Don Pietro Blaj, originario della Romania, è sacerdote diocesano dal 1993 e attualmente è anche parroco a Montoro, Nera Montoro e Stifone. Laureato in Cristologia e Comunicazioni sociali alla pontificia università Gregoriana, ha svolto il ministero di viceparroco ad Amelia e alla Polymer, per pi divenire parroco a Stroncone, Foce, Santa Maria in Monticelli di Amelia e Collescipoli.
Un particolare ringraziamento da parte del vescovo è stato rivolto a Suor Carolina che costantemente segue la comunità parrocchiale nella catechesi e nella liturgia.
“Vengo con gioia e amore in mezzo a a voi con l’intento di continuare le cose che sono state fatte in questo tempo – ha detto don Pietro -. E’per me un dono fare il parroco tra voi, ai quali dedicherò il più possibile la mia presenza. Inizio questo servizio pastorale sotto la protezione dei santi protettori della diocesi, perchè ci guidino nel nuovo cammino di fede speranza e carità. Vengo tra voi senza pretese né ricette preconfezionate, con molta semplicità, cercando di costruire ponti di amcizia. Cammineremo sulla scia del cammino del Concilio pastorale II ripartendo da Cristo con le catechesi, le iniziative liturgiche. Vengo a proporvi il Vangelo e l’Eucarestia, ricordando che la santa messa della domenica è la cosa più importante per i cristiani”.