Leonino – inaugurazione impianto sportivo polivalente

Un impianto sportivo polifunzionale per la città. E’ quello di cui si è dotata la scuola cattolica dell’Istituto Leonino di Terni e che è stato inaugurato dal vescovo, dal sindaco, dal presidente della Fondazione Tizzani, dal presidente della Camera di Commercio e dal vicepresidente della Fondazione Carit che ha contribuito finanziariamente alla realizzazione dell’opera insieme all’Istituto Credito Sportivo.
“Il Leonino intende sviluppare il suo ruolo di protagonista, in collaborazione con altre istituzioni civili e sociali per il benessere della Città, la Diocesi – ha detto il vescovo – attraverso la proposta formativa non solo della scuola, ma dei progetti educativi, culturali, civili, sociali, sportivi che trovano ospitalità e compartecipazione nel complesso del Leonino, vuole porsi al crocevia del dialogo tra istituzioni civili, culturali e sociali della città e della promozione e crescita umana e spirituale di giovani, adulti e anziani. Tanti ragazzi e famiglie sono sostenute, condividendo e partecipando ad un progetto educativo di ispirazione cattolica. Un grande impegno della Diocesi – ha detto il vescovo – direttamente e attraverso l’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero e della Fondazione Vincenzo Tizzani, nel proseguire e ripensare il progetto Leonino, dal restyling esterno e interno della struttura, all’adeguamento delle norme sulla sicurezza, al risanamento gestionale e finanziario” .
Inoltre, presso la struttura del Leonino, ha la sede istituzionale la Ternana Calcio, con il convitto di una quarantina di allievi della medesima società; l’Università della terza età, l’associazione Amoris Laetitia per la formazione di consulenti familiari e l’aiuto a famiglie in difficoltà; ha la propria sede l’Ambulife con lo stazionamento di un punto di pronto intervento e per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali di solidarietà e assistenza.
“Ogni progetto ha garanzia di successo quando è opera corale: tra di noi e nella Chiesa non vi sono uomini soli al comando, il nostro stile è sinodale, camminare insieme – ha concluso il vescovo -. E io mi auguro, che quanti siete qui a gioire con noi, sentiate il dovere, l’orgoglio di non lasciarci soli e di continuare ad aiutarci per portare a compimento quest’opera che necessita di ulteriori dettagli ed ha bisogno di iniziare a funzionare con ordine, efficienza ed entusiasmo”.