Parrocchia San Pietro Terni – celebrazione a conclusione della visita pastorale

Una vera festa della comunità è stata quella celebrata nella messa di domenica 11 novembre a conclusione della visita pastorale del vescovo alla parrocchia di San Pietro apostolo. Quattro giorni vissuti nell’incontro con le diverse realtà parrocchiali, con i ragazzi del catechismo, con gli studenti della scuola, con gli operatori pastorali e nella visita ai malati e anziani, nella conoscenza della vita della parrocchia nelle sue realtà sociali, artigianali, culturali e aggregative.
Un’antica chiesa nel cuore della città di Terni, dove è ancora viva la testimonianza degli Agostiniani e la spiritualità alimentata dalla devozione a Santa Rita. Una parrocchia estesa costituita da una comunità eterogena per età, etnia e provenienza da varie zone della città, approdo di fedeli di passaggio in cerca di pace e di conforto “e che poi sono attratti dal calore umano e cristiano dei sacerdoti degli operatori pastorali e dalle proposte pastorali che qui vengono offerte” ha detto il vescovo che ha ringraziato i parroci Don Adolfo Don Francesco per la loro dedizione generosa, per lo zelo apostolico e la fraternità sacerdotale e nell’amore per le anime.
“Occorre cercare e invitare anche i parrocchiani che non frequentano questa chiesa che si può ben dire sia luogo di accoglienza e di accompagnamento di persone ferite e sole in vista del loro sviluppo umano integrale, di anziani malati e poveri. Qui hanno trovato accoglienza e ospitalità anche gruppi di preghiera, persone desiderose di essere accompagnate nel cammino di fede cristiana che si alimentano ad una catechesi abituale, che viene loro offerta, e che trovano nella preghiera comunitaria conforto, forza e spinta per la propria testimonianza”.
Una particolare riflessione per la pastorale giovanile che fatica a germogliare in questa parrocchia a causa della carenza di strutture e per la concorrenza di parrocchia limitrofe più accessibili e soprattutto dotata di una storica organizzazione a favore dei giovani.
Infine, il vescovo ha dato alcune indicazioni su obiettivi da perseguire in futuro: “Per la pastorale giovanile invito a mettersi in contatto con le parrocchie più attrezzate e partecipare direttamente alla organizzazione della pastorale giovanile a livello foraniale, ciò sia durante l’anno, conservando così il contatto con i genitori e i giovani stessi, e soprattutto durante l’estate per organizzare il Grest e i campi estivi per i fanciulli e i ragazzi. I gruppi esistenti facciano maggiore riferimento alla diocesi partecipando alle iniziative diocesane di comunione, evangelizzazione e di missionarietà”.

 

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