Parrocchia San Pietro – visita alla scuola primaria “Mazzini” e al centro per anziani “Guglielmi”

Gioioso e festante è stato l’incontro del vescovo con gli studenti, insegnanti della scuola primaria “G.Mazzini” di Terni, in occasione della visita pastorale alla parrocchia di San Pietro apostolo. Ad accogliere il vescovo la dirigente scolastica Elisabetta Mascio che ha rivolto parole di benvenuto e illustrato la scuola nella sua realtà educativa e nella proposta formativa.
I bambini hanno eseguito dei canti in coro diretti dall’insegnante Maria Cristina Luchetti dedicati all’accoglienza, alla pace e libertà. Hanno poi rivolto diverse domande al vescovo sulla sua missione e sulla vocazione. Il vescovo ha parlato loro del suo ministero e di San Francesco, del suo amore per il creato e per ogni creatura che chiamava fratello e sorella recitando un brano del Cantico delle Creature.
“Il vescovo è come il papà di tutti i cristiani di un territorio – ha detto padre Giuseppe -. E’ un compito bello e impegnativo, bisogna predicare, parlare del Vangelo e portare nella città la concordia, aiutare tutti a volersi bene a collaborare perché tutti stiano bene. A voi ragazzi rivolgo l’invito ad essere attenti e bravi studenti per essere buoni cittadini e bravi cristiani, che possiate crescere sani, sapienti e intelligenti tutti e di vivere sempre riconoscendo tutti come fratelli”.

Un secondo momento di visita è stato quello al Centro sociale culturale ricreativo “Guglielmi” associato Ancescao, il primo centro sorto in città e che il prossimo anno festeggerà i 30 anni della fondazione. Ad accogliere il vescovo il presidente Lorenzo Gianfelice che ha illustrato l’attività del centro e la sua storia.
Il vescovo ha dialogato con i presenti, spiegando il significato della visita pastorale che è anche incontro e conoscenza con le varie realtà aggregative del territorio parrocchiale. Ha invitato quindi a favorire sempre la l’aggregazione e benessere delle persone perchè questo porta ad una maggiore socialità e apertura dei singoli e gruppi, ed anche a promuovere iniziative culturali, in modo che la conoscenza possa accrescersi ed anche a condividere con la parrocchia qualche iniziativa di interesse comune, di natura sociale e civile “perchè più le persone stanno insieme e si sforzano di volersi bene e meglio è per tutti” ha concluso il vescovo.