Parrocchia Sant’Antonio Terni – celebrazione della festa dei santi protomartiri francescani e la lettera per la festa dei santi martiri in Marocco

Nella parrocchia di Sant’Antonio e santuario Antoniano dei Protomartiri a Terni si celebra il 16 gennaio la festa dei Protomartiri Francescani.
Nella vigilia della festa il 14 e 15 gennaio alle 18.30 sarà celebrata l’eucarestia con una riflessione sul dono grande del martirio.
Mercoledì 16 gennaio alle ore 18.30 presiederà l’eucaristia della festa il vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi.
Alle ore 21 nei locali parrocchiali, si terrà l’incontro “San Francesco e il sultano” con prof. Filippo Sedda della Pontificia Università Antonianum. (LOCANDINA)

LETTERA ALLA CUSTODIA IN MAROCCO PER LA FESTA DEI SANTI MARTIRI DI MAROCCO

 

Nel 2019 ricorre l’anniversario dell’incontro di San Francesco con il sultano Al-Malik.
Papa Francesco, nell’importante discorso ai membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri del nuovo anno, lunedì 7 gennaio ha ricordato l’incontro di san Francesco con il sultano quale paradigma di rispetto e dialogo tra cristiani e mussulmani: «Anche se “nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani”, in diversi luoghi del Medio Oriente essi hanno potuto per lungo tempo convivere pacificamente.
Prossimamente avrò l’occasione di recarmi in due Paesi a maggioranza musulmana, il Marocco e gli Emirati Arabi Uniti. Si tratterà di due importanti opportunità per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell’ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kāmil”».

LA STORIA DEI PROTOMARTIRI – Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: «Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo!». I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio. Voleva andare anche lui in Marocco per testimoniare la fede, ma vicende varie lo condussero in Sicilia da dove, passando anche per la zona di Terni, giunse ad Assisi dove san Francesco lo inviò nel nord Italia; morì il 13 giugno del 1231 e l’anno successivo fu canonizzato nel Duomo di Spoleto.
La morte precoce dei Protomartiri francescani, oriundi della zona di Terni, apparentemente sembrò un fallimento ma in realtà il loro sangue fu il seme della vocazione francescana di sant’Antonio.
Per questo la Chiesa di Sant’Antonio in Terni – dal 2010 Santuario antoniano dei Protomartiri francescani – è un luogo che rammenta l’importanza di coniugare amore e sacrificio perché solo così il primo è credibile e il secondo fa fiorire il deserto.

Per un approfondimento:
http://www.assisiofm.it/protomartiri-francescani-2397-1.html
http://www.assisiofm.it/sull-iconografia-di-sant-antonio-di-padova-3047-1.html
https://www.assisiofm.it/francesco-e-il-sultano-44637.html