Ricostruttori

Abbazia San Simeone, vocabolo Cisterna di Stroncone – Tr
Tel.: 0744.607634

Responsabile
padre Massimiliano Collodi

Chi sono
Quello che i Ricostruttori hanno realizzato in questi ventisei anni di attività ha una base incrollabile ed allo stesso tempo impalpabile: si chiama preghiera profonda. Dietro alla fatica ed al sudore che sono costati centri come Sant’ Apollinare, Santa Esuberanza, San Venerio, San Giuliano e tutti gli altri che come questi sono stati riportati in vita da un mucchio di macerie antiche, c’è il silenzio della preghiera. Soltanto qui sono nate energie e la volontà che hanno reso possibile l’opera del gruppo, la sua crescita tumultuosa da cenacolo di pochi amici ad organizzazione ormai estesa a quasi tutta l’Italia ed oltre. È nel raccoglimento interiore che la Provvidenza dà i suoi lumi e le sue forze a chi ha l’umiltà di abbandonarsi. Poi , fuori, nel mondo le cose cominciano a muoversi e lentamente maturano. Ma i frutti non sono soltanto esteriori: restituire al mondo luoghi di preghiera abbandonati, aprire studi medici per curare chi soffre, dare agli increduli uno spiraglio di fede è anche, per chi si impegna a farlo, un modo per ricostruire se stessi. La costruzione del tempio esteriore è figura della costruzione di quello interiore e la storia della salvezza individuale si sviluppa attraversi poli dell’azione e della preghiera. Il viaggio, la storia dei Ricostruttori parte dalla meditazione, si dispiega nell’azione e ritorna alla meditazione. Per poi di nuovo partire, lungo i giorni di questo nuovo anno, sotto la guida paziente del Maestro e con la protezione dei Santi.

L’abbazia di San Simeone a Stroncone
Fino a qualche hanno fa tra due montagne e a ridosso di un angusta fenditura rimanevano ruderi di una storia spirituale iniziata forse ancora prima del cristianesimo, forse luogo di culto romano o addirittura celtico, sicuramente località prediletta da un gruppo di eremiti cristiani, che dimoravano nella grotta antistante la montagna e che costruirono una piccola cappella dedicata a San Silvestro. Di li a poco l’insediamento benedettino che inizia la storia del monastero edificato e abitato, nei primi secoli dell’anno mille fino all’arrivo dei francescani ultimi abitanti dell’antico monastero. Lentamente, attraverso guerre e progressivo abbandono, l’antica costruzione si è trasformata in rudere. La Provvidenza ha voluto affidare ai Ricostruttori la ricostruzione delle antiche mura nella speranza di dare al Silenzio che avvolge questi luoghi l’importanza e la profondità di una presenza che ognuno di noi cerca e che è il fondamento di una autentica spiritualità.