San Paolo – conclusione della visita pastorale

Con la celebrazione della domenica del Buon Pastore, presieduta dal vescovo Piemontese, si è conclusa il 22 aprile la visita pastorale nella parrocchia di San Paolo a Terni.
Una parrocchia estesa, una comunità numerosa, articolata e variegata, ricca di gruppi e associazioni, ministeri, di persone che si pongono al servizio degli altri, sacerdoti, catechisti, animatori dei ragazzi, della carità e della liturgia, ministri dell’eucarestia.
“Ho visitato molti anziani e malati – ha detto il vescovo – che si sentono partecipi di questa comunità anche se non possono partecipare alla messa. Vi invito a visitarli e coinvolgerli nella pastorale di questa parrocchia con le loro preghiera come protagonisti ed evangelizzatori della chiesa”.
Il vescovo ha quindi presentato alcune riflessione scaturite dai giorni di visita: “Dovete avere consapevolezza che il tempo è cambiato e la situazione non è come venti anni fa – ha detto -. Molte persone sono diventate indifferenti alla pratica religiosa. E’ necessario fare una riflessione su quali cambiamenti sono intervenuti in questa comunità”.
Padre Piemontese ha quindi suggerito alcune priorità da seguire: “Occorre un maggiore coordinamento tra i vari soggetti che operano in questa parrocchia per far si che sia una famiglia ordinata. E’ necessaria una maggiore mitezza, docilità e concordia tra i movimenti e le varie realtà, seguendo l’esempio di Gesù che è mite e umile di cuore. E’ importante una maggiore formazione dei catechisti, delle famiglie, perchè c’è bisogno di coloro che si mettano al servizio delle altre famiglie, e che nell’aiuto vicendevole possano dare testimonianza dell’amore di Cristo per la chiesa; per far questo è necessario che il Vangelo entri nel cuore delle persone e si concretizzi poi nell’impegno di evangelizzazione, un percorso di catechesi per gli adulti durante l’anno, un cammino di fede per tutti. Anche in questa parrocchia ho trovato la scarsa presenza di giovani ai quali la comunità dovrebbe offrire un ambiente vitale di cui siano protagonisti e missionari”.
E infine l’invito ad una maggiore partecipazione alla vita della diocesi e alle tante iniziative che vengono proposte.

 

 

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L’attenzione per le famiglie e i ragazzi è stato l’invito che il vescovo ha rivolto anche ai responsabili della pastorale familiare che ha incontrato sabato, e ai genitori dei ragazzi del catechismo che ha incontrato prima della celebrazione domenicale.
“Bisogna che i genitori insieme ai sacerdoti e catechisti vedano la realtà di questo territorio e mettano a disposizione il loro tempo e le loro risorse per organizzare qualcosa insieme, essere propositivi e accompagnare i ragazzi affinchè comprendano l’importanza di cose utili per loro e il futuro. Intraprendere un cammino di riscoperta del vostri essere genitori cristiani, mettendosi all’ascolto della parola di Dio e seguendo la crescita dei figli dando testimonianza della fede aiutati attraverso percorso di catechesi sistematica, perché la crescita cristiana non finisce mai. Ho a cuore i vostri ragazzi e per questo richiamo la vostra attenzione su aspetti della vita cristiana, perché tutti siamo responsabili e perché possa crescerei in voi una voglia di ripresa e di rinnovamento maggiore entusiasmo e responsabilità”.
Ai formatori ha ricordato come il dialogo e amicizia siano importanti in un cammino che è di accompagnamento delle famiglie all’incontro con Gesù, promuovendo percorsi paralleli e sistematici per i genitori dei bambini del catechismo.