Santa Maria Regina – incontro con gli operatori della carità e catechisti, celebrazione dell’unzione degli infermi

In occasione della visita pastorale il vescovo ha incontrato i volontari della Caritas parrocchiale, della San Vincenzo de’Paoli e del gruppo “Diamoci una mano”. Sono state presentate le attività svolte a favore delle persone bisognose con la distribuzione di alimenti e indumenti, con l’ascolto e il sostegno morale, con il pagamento delle bollette e altro. La Caritas si occupa di 35 famiglie, di cui 10 italiane e 25 straniere. Il gruppo “Diamoci una mano” raccoglie le richieste di varie persone che si rivolgono ad un numero telefonico dedicato, cercando di intercettare anche coloro che hanno difficoltà a manifestare la condizione di bisogno. Un gruppo di ascolto che indirizza e consiglia per trovare soluzione alle richieste di vario tipo, anche per le cure sanitarie. Il vescovo ha invitato i vari gruppi ad operare in comunione e cercare persone che si rendano disponibili, fare spazio ad altre persone. “Il vostro impegno non si qualifica per i gesti che fate, ma anche nella capacità di essere in comunione tra voi e creare comunione nella parrocchia, lavorare insieme tra voi e aggregando altri e sostenendo i sacerdoti nel creare comunione all’interno della parrocchia e nell’entrare in comunione più diretta con la Caritas diocesana”.
L’incontro è proseguito con il gruppo dei catechisti dell’iniziazione cristiana e degli adulti. Per i ragazzi il cammino è ben articolato ed è seguito da un buon numero di persone. Per gli adulti esiste un percorso di lectio divina settimanale, guidata dal gruppo di Azione Cattolica, aperta a tutti sull’approfondimento delle letture della domenica. “Il percorso di vita cristiana – ha detto il vescovo – è l’anno liturgico per trovare alimento e che ha fulcro nella domenica. I catechisti devono fare il proprio percorso di fede e poi coinvolgere i ragazzi che vi sono affidati, le famiglie, con un’attenzione particolare agli adulti”.

Altro momento importante della visita pastorale è stata la celebrazione con gli anziani e i malati con il rito dell’unzione degli infermi. “E’ importante far sentire la vicinanza ai malati con una visita, con l’aiuto, con la presenza, con la preghiera. Anche questa celebrazione all’interno della visita pastorale vuol dire la mia personale preghiera per voi. Questa celebrazione rinnova nel nostro cuore la fiducia nel Signore perchè ci sani e guarisca e ci purifichi”.