Sant’Antonio Terni – celebrazione per la festa del patrono 2018

A Terni presso la Chiesa di Sant’Antonio, santuario antoniano dei Protomartiri francescani, si festeggia il patrono con la tradizionale tradicina di sant’Antonio di Padova e il 13 giugno con la festa solenne, la distribuzione del pane di Sant’Antonio. Una festa sempre molto partecipata a dimostrazione della grande devozione anche a Terni per questo santo francescano molto amato.
La festa di sant’Antonio a Terni ha un significato particolare essendo la vocazione minoritica di Antonio da Lisbona frutto della testimonianza dei Protomartiri francescani originari della terra ternana, inviati nella terra dei non cristiani, ossia la penisola Iberica e il Marocco. Dopo vari tentativi di predicare il Vangelo, cinque di essi furono uccisi a Marrakech; trasportati a Coimbra, i loro corpi straziati furono visti dal canonico agostiniano Fernando da Lisbona il quale, riconoscendo in essi i frati Minori incontrati precedentemente e ammirando la loro fede, volendo anche lui vivere la medesima radicalità evangelica centrò nell’Ordine minoritico con il nome di Antonio.
Il vescovo nella celebrazione che ha presieduto in una chiesa gremita di fedeli, nel ricordare la storia e la testimonianza di sant’Antonio ne ha sottolineato la particolare predilezione per i poveri e sofferenti, la sua testimonianza di santità.
“E’ stato un vero cercatore di Dio, che si è posto all’ascolto della Parola di Dio – ha detto il vescovo – amico e discepolo di Gesù, compagno di viaggio di tanti uomini in difficoltà e sofferenti, protettore dei poveri e della gente comune che viveva nelle difficoltà, colui che ha meravigliosamente vissuto la sintesi tra la scienza e la fede, tra la ricerca di Dio e la devozione come san Francesco voleva e come lui è diventato modello per i cristiani. Doni che ha distribuito a piene mani specie tra coloro che erano più bisognosi i aiuti spirituali e materiali. Un santo che è maestro e guida che ha iniziato la sua vita spirituale rispondendo alla vocazione tra i canonici agostiniani per mettersi al servizio del Signore, di dedicarsi al Signore nello studio della parola di Dio, nella contemplazione e preghiera, nelle opere. Difensore dei poveri, degli oppressi, degli emarginati ha potuto manifestare nei tanti segni di consolazione la misericordia del Signore ”.