Santuario Sant’Antonio – celebrazione della festa dei Protomartiri francescani

Nella parrocchia di Sant’Antonio e santuario Antoniano dei Protomartiri a Terni si celebra il 16 gennaio la festa dei Protomartiri Francescani.
Nella vigilia della festa il 15 gennaio sarà celebrata l’eucarestia con una riflessione sul dono grande del martirio. La sera alle ore 21:00 padre Pietro Messa terrà un incontro dal titolo: “Noi e l’islam. I primi martiri francescani”, che volutamente riprende il titolo del discorso alla città di Milano che il 6 dicembre 1990 fece il cardinale Carlo Maria Martini (http://www.sannicolao.it/Download/files/1990_Martini_Islam.pdf)

Martedì 16 alle ore 18:30 presiederà l’eucaristia della festa il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese.

LA STORIA – Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: «Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo!». I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio. Voleva andare anche lui in Marocco per testimoniare la fede, ma vicende varie lo condussero in Sicilia da dove, passando anche per la zona di Terni, giunse ad Assisi dove san Francesco lo inviò nel nord Italia; morì il 13 giugno del 1231 e l’anno successivo fu canonizzato nel Duomo di Spoleto.

La morte precoce dei Protomartiri francescani, oriundi della zona di Terni, apparentemente sembrò un fallimento ma in realtà il loro sangue fu il seme della vocazione francescana di sant’Antonio.
Per questo la Chiesa di Sant’Antonio in Terni – dal 2010 Santuario antoniano dei Protomartiri francescani – è un luogo che rammenta l’importanza di coniugare amore e sacrificio perché solo così il primo è credibile e il secondo fa fiorire il deserto.

Per un approfondimento:
http://www.assisiofm.it/protomartiri-francescani-2397-1.html
http://www.assisiofm.it/sull-iconografia-di-sant-antonio-di-padova-3047-1.html