Visita di Giovanni Paolo II a Terni – 19 marzo 1981

Il 19 marzo 1981, festa di San Giuseppe Lavoratore, papa Giovanni Paolo II, invitato dal vescovo Santo Quadri, faceva la sua visita alla città di Terni.
Una visita storica, che ebbe echi in tutto il mondo, perché si trattava del primo approccio con il mondo del lavoro di un papa che era stato egli stesso operaio, in gioventù, nelle fabbriche polacche della Solvay.
Prima tappa del soggiorno ternano di papa Wojtyla furono quindi le acciaierie della Terni: il papa visitò gli stabilimenti, si confrontò con il consiglio di fabbrica, pranzò con i lavoratori nella mensa aziendale.
Nel pomeriggio ci fu invece l’incontro con la città: prima in cattedrale, con il preti e i religiosi, poi con i malati, e infine la grande messa celebrata allo stadio “Liberati” di fronte a 40000 persone.

La visita fu annunciata alla diocesi dal vescovo Quadri il 23 gennaio 1981. “Il Papa – commentò dopo la visita – ha dissipato ogni pregiudizio e ha permesso di vedere l’uomo con gli uomini e il Papa per gli uomini. Nella situazione di crisi che da tempo ci stringe, il Papa ha presentato il Vangelo del lavoro per aiutarci a scoprire tutti i valori, umani e cristiani, che la nostra attività quotidiana porta con sé”.
“Gli operai delle acciaierie – ricorda invece l’allora sindaco Giacomo Porrazzini – in lotta proprio in quei giorni per difendere la fabbrica e il posto di lavoro, hanno certamente parlato al Papa dei loro problemi, delle loro ansie, ma non anteponendole ad un orizzonte più vasto, dove si collocava il valore dell’uomo e, con la sua universalità, la sua stessa carica liberatrice”.

LA CRONACA
Giovanni Paolo II arriva alle 8.40 di mattina in elicottero allo stadio di viale Brin. All’interno della Terninoss sosta brevemente per piantare un albero a ricordo della visita. A riceverlo il sindaco Porrazzini e il ministro del Commercio Estero Enrico Manca in rappresentanza del governo italiano.
Alle acciaierie giunge alle 9.30 dove viene ricevuto dal presente Romolo Arena. Alle 10 ha inizio la visita allo stabilimento. Il Papa si reca in fucinatura dove incontra gli operai del reparto ed assiste ad alcune fasi del processo produttivo alla pressa da 12000 tonnellate. Alle 10.30 raggiunge il reparto acciaieria, mentre ha luogo una colata al forno elettrico n.5. Il Papa di sua iniziativa, sale alle cabine di comando e controllo dei forni. Alle 11 raggiunge la sede del Consiglio di Fabbrica dove presiede la riunione plenaria dei consigli di fabbrica della Terni, Terninoss e della Icrot, alla quale partecipano esponenti sindacali nazionali, regionali e provinciali.
Alle 12 il Papa incontra, nel piazzale antistante la direzione, novemila lavoratori e riceve il saluto del Presidente dell’IRI Piero Sette e dell’operaio Roberto Giovannelli, che parla al papa del problema di cassa integrazione e della minaccia di decurtazione dei salari, dei posti di lavoro a rischio.
“Gli operai, gli impiegati i tecnici – dice – porgono il più cordiale benvenuto ad un ex lavoratore, che, divenuto papa, ritorna tra i lavoratori nel loro luogo di lavoro. I credenti vedono nella sua figura la presenza misteriosa ma reale del “Dio con noi”, i non credenti potranno apprezzare il messaggio di giustizia, di pace e di fratellanza da lei annunciato a tutto il mondo”.

Dopo aver pronunciato un discorso a tutti gli operai, alle 12.30 il Papa lascia la fabbrica per pranzare insieme ai lavoratori nella mensa aziendale, al termine del quale c’è uno scambio spontaneo di brindisi.
“Abbiamo fatto un buono lavoro – dice De Guidi, che aggiunge – il Vangelo di racconta di numerosi banchetti ai quali partecipò Gesù di Nazaret, tanto da offrire l’occasione ai denigratori del Cristo di appellarlo ‘il mangione’. Noi conosciamo il valore eccezionale che hanno i banchetti del Vangelo, con tutta la simbologia collegata allo “spezzare il pane” che è divenuta poi il momento centrale del culto cristiano”.
“Se abbiamo lavorato bene – risponde il Papa scherzando – allora abbiamo meritato il salario. Io perciò mi presento alla Direzione… non so a chi… alla direzione di fabbrica o al Vescovo per chiedere il salario? Vedremo, vedremo, vedremo se la giustizia sociale governa in questa città!”.

Alle 14.30 il Papa lascia la “Terni” e inizia la visita alla città. Il corteo pontificio sosta di fronte a Palazzo Spada e si conclude in Vescovado , dove Giovanni Paolo II rivolge un messaggio ai sacerdoti delle diocesi di Terni, Narni e Amelia, mentre in cattedrale incontra i malati e le suore della città.

Infine la messa, alle 17.15 allo stadio Libero Liberati, dove il papa concelebra la messa con i vescovi umbri e i sacerdoti di Terni, Narni e Amelia.

Alle 19.15 la visita si conclude: Karol Wojtyla, soddisfatto per la giornata trascorsa a Terni, esprime la sua gioia al vescovo ringraziandolo dell’invito. Lascia quindi Terni in elicottero, sorvolando l’ospedale e la Cascata delle Marmore illuminata.

 

QUEL GIORNO ALLE ACCIAIERIE DELL’OPERAIO WOJTYLA

IL DISCORSO DEL PAPA AGLI OPERAI DELLA “TERNI”

IL DISCORSO DEL PAPA IN CATTEDRALE 

IL DISCORSO AL CONSIGLIO DI FABBRICA DELLA “TERNI”

IL DISCORSO AI PRETI E I RELIGIOSI 

IL DISCORSO ALLE AUTORITA’

IL DISCORSO AI MALATI E RELIGIOSE