In Umbria sta prendendo forma un’alleanza operativa che mette i giovani al centro con strumenti concreti. A Terni, nella due giorni di formazione regionale del Progetto Policoro (4–5 ottobre 2025) ospitata a Casa Sant’Alò, il dialogo con MICH – Maestrale Innovation Creative Hub ha offerto una bussola chiara: accompagnare idee di impresa verso modelli sostenibili, inclusivi e capaci di generare valore condiviso. Non un semplice “evento”, ma un tavolo di lavoro dove servizi e partnership diventano leve di crescita per l’ecosistema locale.
Il Progetto Policoro (Regione Umbria) porta in dote orientamento, formazione e rete territoriale; MICH aggiunge competenze d’incubazione, validazione e accesso a strumenti tecnici per l’avvio di startup. La complementarità è evidente: bilancio delle competenze e mentorship per trasformare l’idea in proposta di valore; business model, analisi di mercato e supporto sugli adempimenti per testare la sostenibilità; mappa delle agevolazioni e accompagnamento ai bandi per accelerare i tempi di ingresso sul mercato. Insieme, questi tasselli compongono un percorso che riduce l’asimmetria informativa dei giovani founder e aumenta le probabilità di esecuzione.
Il confronto di Terni ha avuto un perimetro ampio grazie alla presenza della filiera nazionale e locale: Confcooperative (con figure come il presidente Carlo Di Somma), Libera, Coldiretti, ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, CISL – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, con il possibile coinvolgimento di realtà affini come Confartigianato e Banca Etica. Il risultato è una “piattaforma” di interlocutori che, ciascuno per competenza, può intervenire nei passaggi critici: dall’educazione economica ai servizi per il lavoro, dall’accesso al credito cooperativo fino alla tutela del lavoro in fase di avvio.
Sul piano culturale, l’incontro ha ribadito i riferimenti dell’economia civile e della Dottrina Sociale della Chiesa. Bene comune: l’impresa è chiamata a produrre valore non solo per i soci ma per il territorio, con esternalità positive misurabili. Dignità del lavoro: centralità della persona, qualità dell’occupazione e prospettive di crescita, soprattutto per i più giovani. Sussidiarietà: la rete abilita dal basso iniziative che le istituzioni sostengono senza sostituirsi, creando ambienti favorevoli allo sviluppo. Solidarietà: cooperazione tra attori per condividere rischi e risorse, garantendo continuità anche nelle fasi di incertezza. Partecipazione: giovani coinvolti nelle decisioni che li riguardano, dal design dei percorsi formativi al governo dei progetti.
Non si tratta di principi astratti. La collaborazione ha già una storia: nel corso di autoimprenditorialità promosso dal Progetto Policoro di Terni e coordinato dall’Animatore di Comunità Valerio Nevi, Carlo Ottone, in rappresentanza di MICH, ha tenuto una lezione focalizzata su adempimenti, accesso alle agevolazioni e strumenti di avvio d’impresa, con attenzione particolare alle startup. Un contributo apprezzato per rigore e disponibilità, che ha reso più “leggibile” il percorso amministrativo–finanziario e più rapida la transizione dall’idea al prototipo sostenibile.
Guardando avanti, la partnership Policoro × MICH può diventare un asset competitivo per l’Umbria: integra l’energia dei giovani con la capacità di execution di incubatori e corpi intermedi, connette filiere produttive e cooperazione sociale, crea ponti tra mentoring e capitale paziente. In un contesto in cui molte buone idee faticano a trovare trazione per mancanza di rete, la combinazione tra accompagnamento, servizi e visione di impatto offre una via d’uscita alla “trappola del primo passo”.
È, in definitiva, la traiettoria di un’impresa di nome e di fatto: competente sui numeri, radicata nelle comunità, capace di misurare i risultati anche in termini di coesione sociale. Se Terni è stata il luogo del confronto, l’orizzonte resta regionale: rendere scalabili le buone pratiche, moltiplicare le occasioni di protagonismo giovanile, mettere a fattor comune strumenti e metodi. Perché quando servizi e partnership si incontrano su un terreno di principi condivisi, l’innovazione smette di essere una promessa e diventa un impegno civico.












































































