Caritas diocesana – In carcere..l’igiene 2012

È una situazione drammatica, quella dei detenuti del carcere di Vocabolo Sabbione: il taglio dei fondi del ministero ha portato la popolazione carceraria a restare priva anche di uno dei bisogni primari della dignità umana: quello dell’igiene personale.

Ed è proprio su questo fronte che ha deciso di intervenire la Caritas diocesana, che con l’associazione San Martino ha promosso il progetto “In carcere… l’igiene” grazie al sostegno della Fondazione Carit.

Presentato gioved 29 novembrenella casa circondariale dal direttore della Caritas Claudio Daminato insieme al presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini e la vicedirettrice del Carcere Chiara Pellegrini, il progetto ha lavorato su due fronti: da una parte l’acquisto di prodotti per l’igiene e la sanificazione delle stanze e degli spazi comuni destinati ai detenuti a reddito zero, dall’altro il corso tenuto dalla dottoressa Antonella Grimani dell’Asl per insegnare agli stessi detenuti come si utilizzano i prodotti per l’igiene e come si puliscono e si mantengono puliti gli ambienti sia delle celle che degli spazi comuni.
Il progetto, spiega Venturini, si inserisce all’interno delle attività svolte tutto l’anno dalla Caritas nella casa circondariale: «Abbiamo un centro di ascolto con cinque volontari per rispondere ai bisogni primari delle persone più povere».

I colloqui, che si svolgono due volte a settimana, hanno visto quest’anno un aumento di 240 unità: sono stati offerti servizi a 420 detenuti, di cui 250 stranieri e 170 italiani.

I prodotti per l’igiene personale distribuiti sono stati invece 680: tra questi 553 flaconi di bagnoschiuma, 389 magliette, 250 paia di scarpe, 275 slip. E poi ciabatte, accappatoi, asciugamani e altro. «Tutti materiali di prima necessità. Ma non è solo a questo settore che si rivolge la nostra azione». Tra i progetti portati avanti dalla Caritas grazie ai finanziamenti dell’8 per mille per un totale di 10mila euro, ci sono infatti l’iniziativa “Arte in carcere”, uno spettacolo natalizio che vedrà protagonista Emanuela Aureli, e il pranzo di San Valentino.
Quanto al progetto “In carcere… l’igiene”, «avrà un seguito» spiega Pellegrini.

I prodotti, tutti targati Ipercoop e a basso impatto ambientale, sono stati acquistati con il 20% di sconto e costati in tutto 20mila euro, messi a disposizione dalla Fondazione Carit.
Il progetto ha visto consegnare i prodotti a 100 detenuti a reddito zero: cinque di questi nel corso della presentazione del progetto ieri mattina, durante la quale sono stati anche consegnati gli attestati di encomio agli otto partecipanti al corso in rappresentanza di sei sezioni della casa circondariale.