Aggressione alla dodicenne per il crocifisso. Il vescovo “Promuovere il rispetto verso gli altri”

“Prima di ogni giudizio è necessario capire come realmente sia avvenuto il fatto, le dinamiche e il contesto in cui si è verificato. – afferma il vescovo Giuseppe Piemontese -. Un gesto certamente grave da stigmatizzare che non va però né ingigantito né minimizzato, e tanto meno strumentalizzato.
Riteniamo che, più opportunamente il fatto vada inquadrato nelle relazioni educative adolescenziali, nelle dinamiche che avvengono tra i ragazzi che hanno mondi propri e che sono in una delicata fase di crescita e formazione. Dinamiche adolescenziali che non di rado fanno proprio leva sulla diversità di razza, religione, appartenenza o altro e che a volte sfociano in gesti anche violenti come questo.
Siamo vicini alla ragazza, le manifestiamo amicizia e preghiamo perché superi questo difficile momento per la violenza di cui è stata vittima. Ci auguriamo che “l’aggressore” possa comprendere la gravità del proprio gesto.
Invitiamo e incoraggiamo la scuola a fare la sua parte educativa, tesa a promuovere il rispetto verso gli altri e a formare i ragazzi all’accoglienza e alla fraternità.
Pensiamo che le famiglie, la comunità civile ed ogni realtà sociale abbiano molto da fare per formare giovani e adulti pacifici e rispettosi del prossimo”.