Alviano – conclusione della visita pastorale

L’ultima giornata della visita pastorale del vescovo nella comunità di Alviano è stata caratterizzata dalle due celebrazioni della terza domenica di Avvento, la prima nella chiesa di Sant’Anna ad Alviano scalo e la seconda presso l’auditorium “Donna Olimpia” ad Alviano conclusiva della visita pastorale, concelebrata con il parroco don Marcello D’Artista, don Riccardo Beltrami e don Stefano Mazzoli e don Raimond.
In un clima familiare il vescovo ha ringraziato la comunità per la bella accoglienza che hanno riservato al loro pastore e per la partecipazione alla vita della chiesa, per il senso di appartenenza della comunità, nella spiritualità semplice delle tradizioni e devozioni che hanno radici profonde nella storia nel paese. Ha poi elogiato la comunità per la collaborazione che si vive tra le istituzioni civile e la comunità cristiana, il desiderio di concordia e di pace, di collaborazione per il ben comune. Ha quindi ricordato e ringraziato per  il sostegno dato al parroco nei momenti più difficili degli ultimi tempi, che ha mostrato il cuore grande degli alvianesi.  Il vescovo ha espresso la sua soddisfazione per i bei giorni trascorsi nella comunità alvianese che gli hanno fatto conoscere una realtà viva, accogliente, spontanea che cerca di vivere in comunione l’esperienza di chiesa.
Ha quindi esortato a continuare nel cammino di fede con rinnovato spirito, avviando iniziative di incontro e formazione spirituale e umana, come la scuola della Parola, che possano coinvolgere famiglie e giovani e valorizzando la spiritualità francescana. Proprio San Francesco, che qui è ricordato per il miracolo delle rondini, è stato proposto come copatrono della città insieme a Maria Assunta in cielo che è l’attuale patrona di Alviano.
“Sono venuto per visitare questa comunità nel nome del Signore e vi sono grato per avermi aperto il vostro cuore – ha detto il vescovo – e ho trovato cristiani e  fratelli che in più hanno aggiunto il senso dell’amicizia. In mezzo a voi c’è Gesù e voi come comunità dovete imparare ad incontrarlo e riconoscerlo non facendovi distrarre dalle mille cose della vita, dalla mentalità di questo mondo. La comunità ha bisogno di una scuola della Parola, per formarsi, dove i cristiani si incontrano, riflettono e mettono a confronto i loro problemi e della vita quotidiana con la parola di Dio, per imparare ad affrontare questi i problemi alla luce di Dio”.

 

 

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