Assemblea ecclesiale per indizione della visita pastorale – 17 settembre 2017

Un nuovo inizio, antiche sfide
Siamo in un tempo che ci confonde e a volte ci opprime con le grandi sfide mondiali e locali, dalle dimensioni internazionali, globalizzate, quali la fame, la pace, l’ecologia con i cambiamenti climatici, l’immigrazione, le cui soluzioni ancora non sono nemmeno intraviste e perciò sempre rinviate oltre l’orizzonte; a quelle nazionali e locali, quali il lavoro, i giovani, la salute, la politica, la corruzione, la criminalità, ecc.
La comunità diocesana, impegnata a dare inizio alla visita pastorale, non può non tener conto di tale pesante fardello e pur nel divario sproporzionato tra la nostra realtà e le sfide incombenti, avverte di dover porre in essere una reazione responsabile, costruttiva, carica ricca e aperta alla speranza.
In questo oceano alquanto agitato e confuso, la barca della nostra chiesa particolare riprende il suo percorso, solcando le onde per raggiungere ogni porticciolo e portare il conforto della solidarietà, dell’amore e il Vangelo di Cristo. Abbiamo la piena consapevolezza che Gesù è con noi, anche se… sembra che dorma.
In tale frangente storico non possiamo limitarci, insieme a tanti, ad invocare un solidarismo universalistico per provocare un beneficio intergenerazionale, né richiamare una responsabilità che spesso tutela interessi personali, nazionali o corporativistici, né fare appello ad un volontarismo velleitario che non vada alla radice dei problemi e renda disponibili tutti a impegno e sacrifici, che pochi sono disposti a fare.
Come cristiani, come comunità cristiana, in questo contesto, specie ora, all’inizio della visita pastorale, vogliamo avere l’approccio a questi temi con ciò che ci è proprio:
 innanzitutto la fede in Dio creatore e provvidenza, che ha voluto manifestare particolare amore per l’universo e per l’uomo posto in esso, affidandone la cura proprio all’uomo;
 quindi la gioia di avere Dio con noi in Gesù che ci accompagna con la Parola e i sacramenti, specie l’Eucarestia;
 e infine l’apporto quotidiano di fede viva, speranza operosa nella vittoria escatologica del bene, e carità generosa che anticipa la conviviale beatitudine della famiglia di Dio.

San Giovanni Crisostomo, la cui festa abbiamo da poco celebrato, ci incoraggia e ammaestra con le seguenti parole di una straordinaria consolazione:
“Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano, ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. S’innalzino pure le onde, non potranno affondare la navicella di Gesù.
Non senti il Signore che dice: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro»? (Mt 18, 20). E non sarà presente là dove si trova un popolo così numeroso, unito dai vincoli della carità? Mi appoggio forse sulle mie forze? No, perché ho il suo pegno, ho con me la sua parola: questo è il mio bastone, la mia sicurezza, il mio porto tranquillo…Egli dice: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Cristo è con me, di chi avrò paura?”
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo, (Prima dell’esilio, nn. 1-3; PG 52, 427*-430)

La fiducia in Gesù, il restare stretti e attaccati a Lui con la fede, la preghiera, l’amore sarà la garanzia del successo e la soluzione dei mali del mondo e la purificazione della nostra Chiesa locale.
Che cos’è la visita pastorale?
Molti fedeli non sanno che cosa sia la Visita pastorale e come si svolga. A partire da questa sera e nei prossimi mesi, troveremo occasioni e dedicheremo tempo per chiarirne il senso e definirne le modalità di svolgimento.
Essa, in parole semplici, può definirsi come una presenza prolungata del vescovo e dei suoi collaboratori più stretti, nelle varie comunità cristiane della Diocesi perché tutti possiamo sperimentare la presenza di Gesù, che visita, conforta, istruisce, guarisce e santifica il suo popolo.
La visita si caratterizza come tempo di preghiera, ascolto della Parola e celebrazioni varie.
E’ un tempo di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità, immerse nelle sfide del tempo. Una occasione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale, e se necessario, correggere usi e costumi non conformi al Vangelo e alla prassi della Chiesa.
Il Vescovo e la comunità analizzano e riflettono sulla Liturgia, sulla missione Evangelizzatrice, sulla testimonianza della Carità.
Infine viene esaminata la modalità dell’accompagnamento pastorale della Comunità (parrocchie, comunità pastorali e foranie): dinamiche – CPP – CPAE – Ministeri vari – Comunità Religiose, Gruppi – Movimenti – Associazioni – Confraternite, ecc.

Scansione temporale
A. Preparazione remota.
 Il Vescovo coinvolge il Consiglio Presbiterale, l’intero Presbiterio, il CpD nella comprensione della natura spirituale, biblica, giuridica e pastorale della visita e ne ascolta i suggerimenti. .
 Vengono predisposti i questionari da parte dei responsabili degli Uffici di Curia e condivisi da tutti i convisitatori.

B. Indizione e Preparazione prossima.
 In una assemblea diocesana viene ufficialmente indetta, con la lettura del Decreto, la Visita Pastorale e sono nominati i convisitatori.
 Ha inizio una catechesi specifica in tutte le Comunità cristiane sul senso e significato della Visita pastorale. Comunitariamente, ogni giorno, si prega per la buona riuscita della Visita.
 Viene costituita la Segreteria parrocchiale per la Visita pastorale
 Inizia un tempo di Riflessione-discernimento della Comunità parrocchiale (Nell’Assemblea parrocchiale o nel Consiglio pastorale) sulla Parrocchia a partire dai questionari, predisposti dal Vescovo con i suoi collaboratori, e loro compilazione.
 Consegna delle risposte ai questionari al Segretario della Visita pastorale. (almeno 2 mesi prima della visita).
 Definizione del Programma della VP alla Parrocchia o Comunità Pastorale: viene concordato tra il parroco, con il CPP, il vescovo e i convisitatori 2 mesi prima della visita)

C. Tempo delle Visita pastorale.
 Visita dei Convisitatori
 Visita Pastorale del Vescovo secondo il programma concordato
 Lettera pastorale del Vescovo alla Comunità a conclusione della visita
D. Dopo la Visita Pastorale.
 Assemblea parrocchiale per la lettura della Lettera pastorale del Vescovo alla Comunità a conclusione della visita.
 Programmazione pastorale della Parrocchia e della Comunità pastorale.

Durata
Viene concordata in base alla grandezza della Parrocchia; certamente è inclusa una domenica.
La successione delle visite è stato predisposto in linea di massima.

Inizierà la FORANIA VALLE TEVERINA
Guardea: 30 novembre – 3 dicembre 2017
Lugnano: 7-10 dicembre 2017
Porchiano
Alviano: 14-17 dicembre 2017
Attigliano: 18-21 gennaio 2018
Penna: 25-28 gennaio 2018
Giove
Conclusione visita alla forania Valle Teverina sabato 4 (non 3 febbraio) febbraio 2018 ore?

Seguirà la FORANIA TERNI 3, a cominciare dai giorni 15-18 gennaio 2018

Seguirà infine la FORANIA AMELIA, a cominciare dal 6 maggio 2018

Nell’anno pastorale, che va dal settembre 2018 al dicembre 2019, a meno di imprevisti, saranno visitate le altre foranie nel modo seguente:
TERNI 4 – Terni 1 – Terni 2 – Narni

Il tempo della visita pastorale è un tempo di grazia, è come la visita pasquale del Signore risorto ad una determinata comunità di fedeli. Ogni comunità deve mettere mano alle “pulizie di primavera”, a predisporre la casa per accogliere il Signore. E’ un impegno notevole, anche perché sono trascorsi 19 anni dall’ultima visita pastorale, compiuta dal vescovo Gualdrini.
E’ vero che il Signore è sempre con noi. Ma nei segni sacramentali sperimentiamo una presenza appunto santificante del Signore. Anche la visita pastorale, nella fede, costituisce una occasione viva, sensibile e santificante della presenza e della visita del Signore.

Affido questo tempo di grazia all’intercessione di Maria Santissima, che invochiamo Madonna della Misericordia, dei santi patroni Valentino, Giovenale, Firmina e Francesco d’Assisi.

Mi presenterò a voi con gioia e umiltà per donare a tutti e a ciascuno l’augurio del Signore Risorto e che san Francesco amava ripetere a chi incontrava: Il Signore ti dia la Pace!

Al termine di questa Assemblea ai parroci consegnerò il testo del decreto di indizione della visita e il questionario; mentre ai catechisti e agli operatori pastorali consegnerò il prontuario della visita, che contiene il decreto di indizione.