Cattedrale – Virgo Fidelis 2017

Saluto ai partecipanti, Istituzioni, Sindaco, Prefetto, Autorità, nuovo comandante provinciale, carabinieri in servizio e in pensione e loro familiari
L’aver posto l’Arma dei Carabinieri sotto la protezione della Virgo fidelis riveste un significato molto profondo. Il valore della fedeltà è la caratteristica fondamentale del vostro corpo. Vorrei ora fare alcune brevi riflessioni su questo fatto.
Perché Maria Santissima è invocata Virgo Filelis, Vergine fedele?
Maria è una ragazza di Nazaret, ebrea che ha impostato la sua esistenza secondo i dettami dell’Ebraismo nella fedeltà all’Alleanza di Dio col suo popolo. In tale clima riceve l’annuncio dell’angelo Gabriele, che la invita ad accogliere il disegno di Dio, di diventare la madre del Messia, Gesù.
Una chiamata, una vocazione, una proposta di vita, un progetto che si realizzerà durante tutta la sua esistenza.
Dopo un istante di attesa, riflessione, preghiera, Maria accetta, pronunzia la sua promessa, fa il suo giuramento:
«Ecce ancilla Domini: fiat mihi secondum verbum tuum. Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Da quel momento concepisce Gesù, diventa madre, mette la sua esistenza al servizio di Dio, di suo figlio Gesù, del Regno di Dio. Per disegno di Dio, pur diventando madre resterà vergine: la vergine fedele.
Un fedeltà che si rinnoverà ogni giorno nell’intimo del suo cuore nel fare la volontà di Dio e che avrà manifestazione pubblica in alcuni momenti importanti della storia di Gesù e sua.
Alla presentazione al tempio quando il pio vecchio Simeone le preannuncerà: ” E anche a te una spada trafiggerà l’anima». (Lc 2,25-35).
Cosa che si verificherà 33 anni dopo, sul monte Calvario.
Racconta l’Evangelista Giovanni: «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa».
Maria “stava”: presente, ritta, straziata dal dolore ma decisa ad accettare fino in fondo la volontà di Dio nella fedeltà totale alle parole pronunziate con giuramento: “Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola “.
Ecco la vostra e nostra Virgo fidelis, donna fedele fino in fondo: in preghiera di fronte a Dio; con il bambino Gesù in braccio; ritta ai piedi della croce.

La fedeltà implica una promessa. Una promessa che nel vostro caso ha assunto il carattere sacro del giuramento.
Il giuramento promissorio (promessa fatta con solenne giuramento) è una delle espressioni più alte della dignità della persona; del fatto che “essere qualcuno” è infinitamente più che “essere qualcosa”. Quando gli uomini promettono, si elevano al di sopra del loro pur inevitabile assorbimento nel flusso del tempo. Mediante la propria promessa, la persone umane non faranno dipendere ciò che faranno in futuro dalle circostanze in cui si troveranno ad operare, dagli interessi che saranno allora in gioco. Le persone mediante la promessa decidono ora ciò che faranno in futuro o non faranno, così che risulti moralmente impossibile una revisione futura della promessa fatta ora.
La promessa quindi è connessa inscindibilmente alla fedeltà: è come il concavo ed il convesso della stessa figura.
Il vostro servizio quotidiano è ancorato ad un atto spirituale di questo genere; è come continuamente generato dalla promessa, che avete fatto nella vostra giovinezza e dalla fedeltà ad essa.
Vi è poi un altro aspetto della promessa e della fedeltà non meno importante. Essa crea un’aspettativa nelle altre persone, che spesso, come nel vostro caso, ha per certi aspetti non solo un carattere morale, ma anche giuridico. E’ il vostro modo di stare dentro alla comunità delle persone. E’ la vostra fedeltà, provata lungo vari decenni della vostra esistenza, che ha generato nel nostro popolo un vero atteggiamento di fiducia e di stima nei confronti dell’Arma.

La Chiesa, cari amici dell’Arma, vi ha donato come Patrona e vi pone dinnanzi come modello la Madre di Dio invocata come Virgo fidelis, cioè a causa della sua fedeltà alla volontà di Dio.
Sia così anche in ciascuno di voi, cari amici dell’Arma. La fedeltà ad una santa promessa fatta; la fedeltà al vostro quotidiano servizio, sia la vostra gloria e la buona testimonianza della vostra coscienza.
Disgraziatamente a volte capita che qualcuno si lasci vincere dalla debolezza, dalla superficialità, dall’inganno morale, dalla pigrizia, dalla libidine, dal potere, dalla corruzione, dalla sete di potere o dall’ambizione, ecc. Come per ogni categoria le responsabilità sono sempre personali, ma purtroppo le colpe di alcuni infangano una uniforme che nei secoli è assurta a simbolo e ha acquisito e conservato dignità e bellezza.
Nessuno metta a rischio l’onore e le benemerenze acquisite da una lunga serie di azioni gloriose e di quotidiana fedeltà da singoli e dal Corpo intero.
Tutti siano animati da umiltà nel badare a noi stessi e non ergiamoci a giudici dalla condanna senza appello di chi per incoscienza, debolezza o anche per cattiveria si è lasciato andare, mancando al giuramento di fedeltà.
Vi invito a guardare a Maria, la virgo fidelis, la vostra patrona. Dopo la morte, risurrezione e ascensione di Gesù ha radunato attorno a sé gli apostoli e ha insegnato anche a loro la fedeltà alla volontà di Dio, l’entusiasmo per la missione e il servizio ai poveri.
Non abbiate timore di stringervi attorno a Maria per imparare anche voi la fedeltà alla volontà di Dio, l’entusiasmo per la vostra missione e il servizio ai cittadini, specialmente agli indifesi e ai poveri.
Tutti siate benedetti dal Signore e dalla Vergine Fedele.