Celebrazione della Domenica delle Palme nella Cattedrale di Terni – le foto e il video

Con la celebrazione della Domenica delle Palme, che il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto nella Cattedrale di Terni con il rito della benedizione dei rami d’ulivo nel cortile dei vescovi e la lettura del brano dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, cui è seguita la processione d’ingresso che ha attraversato piazza Duomo verso la Cattedrale, quindi la lettura della Passione di Gesù e la celebrazione eucaristica, ha avuto inizio la Settimana Santa. Alla celebrazione hanno preso parte i bambini e ragazzi del catechismo e le loro famiglie, ed è stato ricordato mons. Ausilio Zanzotti morto l’8 aprile che è stato parroco della Cattedrale e che era canonico emerito del Capitolo della Cattedrale.

“Abbiamo percorso il cammino di fede dietro Gesù che ha permesso in quel giorno delle palme che lo acclamassero re e Messia – ha ricordato il vescovo -. La messa che dà inizio alla settimana santa, ai giorni santi della passione morte e risurrezione del Signore è preceduta dalla benedizione delle palme e dalla processione con le palme per commemorare l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Vogliamo vivere in prima persona questo evento che ci fa discepoli del Signore nel cammino verso Gerusalemme. Il Vangelo ci aiuta a indirizzare il nostro cuore all’evento che stiamo celebrando. Ricordiamo il momento solenne e straordinario della vita di Gesù che entra a Gerusalemme per affrontare la passione, morte e resurrezione. Deve attraversare i giorni tristi dell’abbandono e della sofferenza e della morte. Una celebrazione che ha questi due aspetti quella della gloria e della festa e poi della passione. Accompagniamo Gesù e acclamiamolo con la nostra presenza e ponendoci dietro a lui perchè siamo suoi discepoli. Il vero servo di Dio è colui che si pone a totale servizio di Dio e dei fratelli. Gesù vive la sua messanicità abbassandosi fino a svuotare se stesso per essere solidale con tutti. L’unica forza è quella di donarsi agli altri nell’eucarestia e manifestando il perdono incondizionato verso coloro che lo hanno crocifisso”.

 

 

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OMELIA DEL VESCOVO