Celebrazione per il 365° della dedicazione Cattedrale di Terni 2018

Celebrazione del 365° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 ad opera del card. Angelo Rapaccioli.
800° anniversario della ricostituzione di Terni come diocesi indipendente con la nomina di un vescovo.
Secondo una tradizione locale, il Vescovo aveva invitato San Francesco a predicare a Terni per ringraziarlo della sua intercessione presso il Papa, che aveva permesso a Terni di essere ricostituita come diocesi indipendente dopo 500 anni in cui era stata soggetta al vescovo di Narni o a quello di Spoleto.

Giornata missionaria mondiale: “Giovani per il Vangelo”.

Nel Vangelo di oggi Gesù propone un progetto di comunità, la sua carta costituzionale, la consegna di relazioni invertite rispetto alle società umane: chi è il più grande sia servitore di tutti.
Anche gli apostoli, nonostante la convivenza con Gesù, sono alla ricerca dei primi posti, sono mossi da ambizione sfrenata, dalla conquista del potere.
Gesù capovolge la piramide del potere, del dominio: chi è a capo deve servire, il primo è l’ultimo e servo di tutti.
Gesù stesso è il modello di tale progetto: colui che si è addossato le nostre debolezze, per riscattarle, che è il servo di tutti, che si china a lavare i piedi degli apostoli e che chiede a tutti i suoi di fare altrettanto.
E’ lui il sommo sacerdote: che ha assunto la nostra umanità, conosce le pieghe e le piaghe delle nostre persone, della società, della chiesa.

Attualità:
La Chiesa, più volte è stigmatizzata da Papa Francesco: la chiesa mortificata dall’ ambizione, da complotti di vario genere, umiliata dal peccato dei propri ministri.
Gravità della Pedofilia e ribellione da parte di membri della Gerarchia e di cristiani che contestano spregiudicatamente persino il Sommo Pontefice. Il peccato si insinua ovunque.

La nostra Diocesi:
qua e là sono presenti spinte all’autoreferenzialità, isole di immobilismo pastorale, tentazioni di potere e spinte autarchiche di sacerdoti e gruppi di fedeli, adesione alla comunione a seconda della conformità ai propri punti di vista o interessi.
Due sacerdoti sono passati ad altre diocesi, un altro paio di sacerdoti in aperto dissenso se non proprio ribellione al vescovo … camminano per la propria strada.
Comunione e missione nella nostra Chiesa diocesana, è il programma pastorale che ci accompagna. Queste non sono solo parole belle, evocatrici di ideali nobili, che restano all’orizzonte.
Comunione e missione sono i progetti concreti, i programmi, che vanno realizzati nella quotidianità dell’impegno pastorale: nel seguire le comuni decisioni e le direttive del vescovo e nell’attuare i programmi pastorali diocesani, i percorsi della Catechesi, nel vivere ordinatamente la vita della comunità, nel mettere in atto con lealtà i consigli pastorali e i consigli per gli affari economici, nel redigere i bilanci annuali, ecc. senza minacce di… scioperi bianchi o dimissioni.
In questo giorno di festa della nostra Chiesa vogliamo riconoscere le nostre manie di grandezza e i sussulti di ambizione. Siamo stati ordinati “ministri”, posti come servitori nella Chiesa, ciascuno nel proprio ordine.
Una chiesa che ha Gesù come sommo sacerdote, uno di noi che si offre per noi (prima e seconda lettura)
“Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno” nella nostra conversione.