In ricordo di Giuseppina Costanzi il messaggio di Agnese dalla Repubblica Democratica del Congo

Il 30 di marzo è morta a Terni Giuseppina Costanzi, una donna della nostra città e della nostra diocesi che ha vissuto intensamente la sua vita, pur nella riservatezza la caratterizzava. Una donna dal cuore grande nel lavoro che ha svolto con dedizione e professionalità, da infermiera presso l’Ospedale di Terni; nei rapporti con i familiari; con gli amici e con quanti hanno potuto contare sulla sua competenza; nella sua appartenenza alla Chiesa e alla società con il desiderio di conoscere il senso dei cambiamenti in atto; un cuore grande per i più piccoli e i più poveri, soprattutto dell’Africa, dove ha svolto la sua missione per due anni, e che ha continuato a mantenere al centro dei suoi pensieri.

Proprio da questo luogo lontano, ma a noi caro, arriva la testimonianza di Agnese che vive in questa terra del Congo e che la ricorda così: “Giuseppina è stata per me un’amica, una sorella, una mamma. Grazie a lei ho scoperto tante cose, ho avuto la fortuna di venire in Italia e precisamente a Terni. Giuseppina è stata la prima Missionaria Ternana a venire nel Paese dello Zaire chiamato oggi, Repubblica Democratica del Congo nella Missione di Ntambue St Bernard insieme con don Fernando ed altri sacerdoti. Ha lavorato tanto alla Missione, ha curato e ha salvato tanti. E’ stata una donna di preghiera, coraggiosa, consigliera, calma e tutti la chiamavano “Mamma”. Giuseppina era amata da tutti. Io e tanti altri siamo il frutto di tutto il bene che ha fatto per la chiesa, la famiglia, la società, per la missione. Dio l’accolga nella sua dimora e la faccia entrare nel suo riposo eterno. Insieme uniti nella preghiera chiediamo al Signore che la sua anima riposi in pace. Ringraziamo il Signore dei vivi e dei morti che ci ha dato Giuseppina e che adesso l’ha chiamata a ritornare da Lui. Che il nome del Signore sia benedetto e santificato e dia a tutti la consolazione”.

Ricordare Giuseppina, sia per tutti motivo di gioia per quanto ci ha trasmesso con la sua vita ed invito a raccogliere l’eredità che ci lascia con il coraggio e la speranza che lei ha saputo attingere dalla Fede che l’ha sempre sostenuta, anche nell’infermità degli ultimi tempi.