Lettera del vescovo ai sacerdoti e fedeli nella terza domenica di Quaresima

Cari fratelli sacerdoti e fedeli,
molti di voi si sono fatti vivi per comunicarmi notizie sulla salute e interessanti iniziative di collegamento con i propri parrocchiani, con i ragazzi del catechismo e con i malati. Grazie per tutto!
La chiesa di san Giovannino era aperta, adeguatamente illuminata e il Santissimo Sacramento, solennemente esposto per l’adorazione di fedeli transitanti (un paio erano in preghiera).

Alle famiglie cristiane, forzatamente recluse in casa, con bambini e anziani, suggerisco di riprendere un’antica abitudine, scomparsa da molti anni. Allestire in casa un angolo della spiritualità, collocando una immagine della Madonna, la Bibbia aperta, un cero, la fotografia di nonni o parenti defunti, il cui ricordo è particolarmente vivo. Trovare un tempo per radunarvisi attorno per leggere la Parola di Dio, pregare il rosario e scambiarsi pensieri belli, di speranza, che in questi giorni non dovrebbero mancare.
Sarebbe come incontrare Gesù al pozzo di Giacobbe e ascoltare da lui le parole di consolazione e di incoraggiamento, che ascoltò la Samaritana e i suoi compaesani.
Abbiamo ascoltato e forse partecipato al canto corale degli italiani per incoraggiarci vicendevolmente, mentre obbediamo a disposizioni non proprio gradevoli.

Come cristiani vogliamo dare il nostro contributo di fede, preghiera e di amore al comune impegno di questo tempo particolare. Seguiamo le iniziative televisive o in streaming specie di carattere religioso; se siamo costretti ad uscire possiamo entrare nelle chiese aperte e sostare davanti a Gesù Sacramentato o anche confessarci, chiedere la comunione, (se siamo nelle condizioni), pregare per i malati, gli operatori sanitari, per coloro che si occupano del bene comune.

Il tempo del Coronavirus sia l’occasione per riscoprire la ricchezza interiore, che forse abbiamo dimenticato, per ritornare, convertirci al Signore, tornare a gustare la bellezza della vita cristiana e delle cose semplici, che condiscono e rendono saporita la vita quotidiana.

Domani, giorno del Signore, trasformiamo la tristezza del distacco forzato dalla Assemblea eucaristica nella certezza della presenza di Gesù in noi: in Lui adoriamo il Padre in spirito e verità.

Buona domenica! Vi benedico

+P. Giuseppe