Madonna di Corvaiano – celebrazione a conclusione della visita pastorale ad Aguzzo

Con la celebrazione nella chiesa della Madonna di Corvaiano di sabato 1 giugno, alla vigilia della solennità dell’Ascensione, si è conclusa la visita pastorale alla parrocchia di San Pietro apostolo ad Aguzzo. Un’occasione importante, perchè con la messa presieduta dal vescovo è stata riaperta al culto la chiesa dedicata alla Madonna, chiusa da tre anni per i lavori di ristrutturazione e consolidamento post-terremoto, realizzati con il contributo dell’8 per mille della Chiesa Cattolica.
Numerosi fedeli hanno partecipato alla liturgia, concelebrata dai parroci di Aguzzo, padre Lorenzo Spezia, e di Vasciano padre Claudio Festa.
“Nella visita pastorale abbiamo sentito sperimentato in maniera intensa la presenza di Gesù – ha detto il vescovo – siamo stati richiamati tutti alla responsabilità di essere Chiesa in uscita, chiesa che annuncia, chiesa che manifesta la bellezza dell’essere discepoli di Gesù. Tutto ciò deve avvenire qui in questo luogo in questo territorio con le persone in mezzo alle quali il Signore ci ha posto”.
Il vescovo ha quindi indicato alcune prospettive per la comunità pastorale di Aguzzo, Finocchieto e Vasciano a cominciare da una maggiore comunione e di un cammino condiviso per le tre piccole realtà, soprattutto per la catechesi dei ragazzi e le altre attività rivolte ai più giovani, perchè possano vivere la bellezza e la gioia della fraternità e dell’amicizia in un gruppo più ampio.
I giovani possono portare avanti un progetto di crescita e di animazione insieme agli altri giovani di questo territorio come in estate i Grest.
Un invito anche alle associazioni, affinchè all’interno ci sia la presenza persone e sacerdoti che si occupino della loro formazione e crescita cristiana, che approfondiscano la Parola di Dio, che apre nuove orizzonti e ci dà luce per interpretare la realtà dei nostri giorni.
Ha quindi rivolto un’esortazione a non rimanere isolati, ma a rimanere collegati alla diocesi, ma anche ad allargare lo sguardo e prendere dalle altre comunità la ricchezza è parte della diocesi.
“Andiamo avanti, non fermiamoci, non rassegnamoci all’indifferenza, alla’aridità della fede, ma siamo gioiosi del dono che ci è stato fatto quello della fede”.