Ordinazione diaconale di fra Agostino e fra Gennaro della Società Divine Vocazioni

La nostra comunità, diocesi, parrocchia, Vocazionisti, familiari, amici, giovani pellegrini, fedeli tutti: siamo spettatori, anzi protagonisti di un evento straordinario di elezione – vocazione – di creazione.
Due giovani nostri familiari fra Agostino e fra Gennaro, sono scelti, chiamati, istituiti, consacrati, ordinati diaconi.
La Chiesa intera, qui radunata e da noi rappresentata, con la preghiera consacratoria
conferisce a fra Gennaro e fra Agostino il sacramento dell’Ordine nel grado del diaconato,
e le vostre persone, già consacrate nel santo battesimo, vengono ora arricchite dalla trasformazione santificatrice e ministeriale del sacramento dell’Ordine. Il carattere – sigillo dello Spirito Santo trasforma e conforma la vostra natura-identità cristiana nella nuova caratteristica e dimensione del diaconato: del ministero, del servizio,
Siete configurati, resi simili a Cristo Servo:
Servo di Jahvè: suo umile servitore, attento ascoltatore della sua Parola;
messaggero (Shaliah Jahvè), rappresentante, testimone – rivelatore dell’Assoluto, di Dio-amore nell’unità della santissima Trinità, trasmettitore dell’amore e della misericordia di Dio Padre.
Servo dell’umanità, creata a sua immagine e somiglianza, ma una umanità dal volto deturpato dalla ribellione, dal peccato, dall’orgoglio, dall’ambizione, dall’egoismo, dal conflitto, competizione.
Servo della Chiesa, comunità dei discepoli riscattata dal suo sangue, sposa e madre da servire, da nutrire col suo corpo e sangue, da rendere feconda di nuovi figli attraverso il dono dell’amore totale.

Voi siete configurati e resi simili a questo Gesù Servo: con l’adesione libera e spontanea della vostra volontà (LO VOGLIO),
con la risposta generosa del vostro entusiasmo (ECCOMI),
con la dedizione del vostro amore che vi prende tempo, affetti, esistenza, disponibilità, gioia (PER SEMPRE).
Tutto ciò avviene nell’azione creativa-sacramentale nella quale voi, insieme alla comunità, siete protagonisti. Gesù, sommo sacerdote per mezzo del nostro sacerdozio ministeriale, sostenuto dal comune sacerdozio dei fedeli, realizza tutto ciò ed è garanzia della verità di ciò che avviene e completamento di quanto manca nelle vostre persone.
Ciò si esprime e si traduce meglio attraverso le seguenti azioni:
Servire
Amare
Perdonare
Annunciare la Parola
Sostenere e condividere l’esistenza con i poveri
Distribuire l’Eucarestia (Date voi stessi da mangiare)
Costruire la comunità e la fraternità (Servizio alla fraternità).
Ciò che avviene in questa celebrazione è chiaramente espresso nel rito e nella preghiera dell’Ordinazione e nei vari testi eucologici di questa liturgia.
Quando vorrete approfondire il senso del vostro diaconato, tornate al rito di questa celebrazione e troverete una fonte sempre fresca e attuale per dissetare la vostra bocca, presa da arsura, a volte resa amara da una sete variamente originata.

Seconda lettura:
“Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità”.
Abbandonate la condotta di prima, l’uomo vecchio
Imparate a conoscere Cristo, dando ascolto a Lui.,
Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e rivestitevi dell’uomo nuovo: rivestirete di Cristo. La dalmatica, il vostro abito di servitori-diaconi.

Gesù Eucarestia resti il centro della vostra esistenza: come partecipanti alla mensa del Signore e come servitori dell’Eucarestia.
“Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!»”.
Ministri dell’Eucarestia, di Gesù da accogliere con fede, da mangiare per vivere per sempre.

La Colletta – O Padre, che alla scuola del Cristo tuo Figlio
insegni ai tuoi ministri non a farsi servire, ma a servire i fratelli…
essere ordinati diaconi e poi presbiteri o vescovi non significa salire di grado, di importanza ma crescere nel servizio come Cristo, fino a lavare i piedi dei fratelli. (Ricordate: si è diaconi per tutta la vita!)
concedi a questi eletti al diaconato
di essere instancabili nel dono di sé,
vigilanti nella preghiera,
lieti ed accoglienti nel servizio della comunità.

Preghiera consacratoria
“Ora, o Padre, ascolta la nostra preghiera: guarda con bontà questi tuoi figli, che noi consacriamo come diaconi perché servano al tuo altare nella santa Chiesa.
Ti supplichiamo, o Signore,
effondi in loro lo Spirito Santo,
che li fortifichi con i sette doni della tua grazia,
perché compiano fedelmente l’opera del ministero.
Siano pieni di ogni virtù: sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito.

L’esempio della loro vita, generosa e casta, sia un richiamo costante al Vangelo e susciti imitatori nel tuo popolo santo. Sostenuti dalla coscienza del bene compiuto, forti e perseveranti nella fede, siano immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire, e giungano con lui alla gloria del tuo regno”.

Consegna del libro dei vangeli
Il Vescovo consegna a ciascuno degli ordinati il libro dei Vangeli. Il Vangelo, l’Evangeliario è il libro proprio del diacono, come il lezionario è il libro proprio del lettore. E’ il diacono che porta solennemente l’evangeliario in processione, che proclama il Vangelo, che lo studia, lo annuncia e conforma la sua vita al Vangelo: vita evangelica. Il vescovo sintetizza tutto ciò con le seguenti parole:
“Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunziatore:
credi sempre ciò che proclami,
insegna ciò che hai appreso nella fede,
vivi ciò che insegni”.
Dopo la comunione: sintesi del ministero diaconale
“O Padre, che ci nutri con il corpo e il sangue del tuo Figlio,
concedi ai tuoi ministri
di essere fedeli dispensatori della parola,
dei sacramenti e della carità
per il bene del tuo popolo e la gloria del tuo nome”.

I diaconi non siano solo ministri da altare, come spesso avviene.
Diaconi – servitori del corpo di Cristo:
Cristo-Parola (Vangelo), catechisti
Cristo-Eucarestia – collaboratori del vescovo nell’Eucarestia
Corpo di Cristo Mistico: servitori e organizzatori della carità, delle membra sofferenti di Cristo, collaboratori nella costruzione della comunione e nella guida pastorale del Corpo di Cristo che è la Chiesa.

Entrambi siete stati chiamati dalla Provvidenza e dalla Chiesa a vivere il carisma della Società Divine Vocazioni.
Il vostro diaconato è impregnato del carisma vocazionista e viceversa.
Una chiamata al dialogo vocazionale con la Santissima Trinità,
un diaconato al servizio della chiamata universale di tutti i cristiani, di ogni uomo o donna al dialogo vocazionale con la Santissima Trinità,
un diaconato al servizio della vocazione e delle vocazioni nella Chiesa,
un diaconato per essere al servizio della fraternità nella Chiesa, nel mondo, nella parrocchia, nella vostra stessa comunità e congregazione: servitori e costruttori di fraternità.

La vostra presenza in questa nostra Chiesa particolare non vuole essere solo svolgimento di un servizio pastorale che è comunque lodevole e prezioso.
La vostra presenza col vostro carisma, vuole essere segno della benevolenza del Signore verso la nostra Chiesa perché tutti possiamo arricchirci della ricchezza della vostra vita consacrata, donata a Dio e alla Chiesa perché tutti possiamo accogliere e vivere il dono della vocazione e delle vocazioni.
Per questo, questa sera oltre che per il vostro diaconato, ringrazio il Signore e la vostra famiglia religiosa per il dono che rappresentate.
Tutti noi vogliamo pregare Maria Santissima, Madre dei chiamati e delle vocazioni,
il vostro fondatore beato Giustino Maria Russolillo, perché siate sempre fedeli e felici di appartenere al Signore e di vivere insieme a noi l’avventura cristiana in questa Chiesa, che è in Terni-Narni-Amelia.