Sangemini – cerimonia di apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la celebrazione di apertura è iniziata la visita pastorale del vescovo nella parrocchia dei Santi Gemine e Giovanni Battista a Sangemini. Ad accoglierlo nella chiesa parrocchiale il parroco don Gianni Sabatini, don Andrea Morelli, i bambini e ragazzi dell’iniziazione cristiana, catechisti e fedeli.
Il parroco ha presentato la comunità e il cammino preparatorio alla visita pastorale, ricordando le radici antiche del cristianesimo nel luogo dove già dai primi secoli era presente una comunità di benedettini e successivamente sviluppando altre comunità di francescani e agostiniani e il sorgere di numerose chiese in paese e nel circondario. Ha ricordato quindi i sacerdoti che hanno guidato la parrocchia   a partire dai primi anni del Novecento ai giorni nostri e la devozione al Santo patrono e la presenza di una religiosità e fede che vive soprattutto delle liturgie tradizionali e dei tempi forti dell’anno liturgico.
Il vescovo ha quindi ricordato il senso della visita pastorale come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità. La visita pastorale è un’occasione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale.
“Il vescovo viene per incoraggiare – ha detto – perchè si realizzi la comunione nel Signore, non per motivi umani, ma perchè ci sforziamo di amare il Signore e di amarci tra di noi. Per far sì che il nostro non sia soltanto un compito burocratico ma un cammino alla sequela del Signore, nell’approfondimento del Vangelo, ma anche per significare l’intimo legame di comunione che c’è tra la vostra comunità parrocchiale e la diocesi. La chiesa si ritrova ed è presente nella diocesi, dove le parrocchie sono delle cellule. Sono qui conoscervi, per dirvi che Gesù vi vuole bene, per sostenervi e incoraggiarvi a riprendere con rinnovato vigore il cammino di fede ad essere testimoni e seme di fede nei vostri ambienti di vita”.