Santa Maria del Carmelo – apertura della visita pastorale

Con la festosa accoglienza, la cerimonia di apertura e la preghiera dei vespri nella chiesa ha avuto inizio il 21 marzo la visita pastorale del vescovo nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo a Terni.
Ad accoglierlo nella chiesa parrocchiale il parroco don Enzo Greco, don Samuel, i bambini e ragazzi dell’iniziazione cristiana insieme ai loro genitori, catechisti e fedeli della comunità pastorale.
Don Enzo ha presentato la parrocchia e la comunità, di recente costituzione avvenuta ad opera di mons.Gualdrini nel 1986, e ricavata dal territorio della parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico e dalla parrocchia di San Valentino.
La parrocchia cominciò ad operare all’inizio del 1987, e nel luglio 1990 fu iniziato lo scavo per la nuova chiesa e il primo novembre dello stesso anno fu posata la prima pietra. La chiesa fu ultimata nel 1991, consacrata e dedicata alla Vergine del Carmelo.Parallelamente alla costruzione della chiesa, la Parrocchia si è fornita di campi sportivi e locali polifunzionali, per svolgere attività pastorali, educative e ricreative.
Il quartiere, da sempre operaio e più recentemente ravvivato dalla presenza di numerosi immigrati di varie nazionalità, presenta aspetti difficili, situazioni di devianza degrado sociale e povertà, ma ha visto l’impegno del primo parroco don Antonio Pauselli alle questioni sociali, molto vicino ai giovani e agli anziani che cercò di coinvolgere nelle attività di cui si faceva promotore, portando insieme alla Caritas un sostegno alle famiglie bisognose. “La nostra parrocchia è punto di riferimento a quanti sono nel bisogno – ha detto don Enzo -, tante famiglie chiedono un aiuto e un supporto materiale e spirituale. Nel quartiere ormai multietnico, ci sono tanti anziani, stranieri, immigrati, e famiglie disagiate. Sappiamo bene di non aver fatto ancora abbastanza per tutte queste esigenze ma andiamo avanti e ricominciamo ogni giorno, con entusiasmo nonostante le varie difficoltà.
Rimane la difficoltà di raggiungere e coinvolgere i lontani, soprattutto i giovani. C’è tanta indifferenza e individualismo che fa paura, tante persone sole e anziane chi soffrono la solitudine”.

Il vescovo ha quindi ricordato il senso della visita pastorale come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità. “Sono venuto qui per dirvi che Gesù vi vuole bene, vuole bene a ciascuno di voi a cominciare dai più piccoli fino ai più anziani. Gesù vuole che ci incamminiamo dietro di lui verso la Pasqua”. Ha ricordato poi i parroci che si sono succeduti dal 1986 e che hanno dato vita alla comunità cristiana in particolare don Antonio Pauselli, primo parroco che ha dedicato le sue forze e le sue energie, il suo amore per la comunità.
“Dobbiamo anche guardare avanti -ha concluso il vescovo – c’è da scrivere una storia, per il futuro, dovete fare in modo che l’annuncio del Vangelo di Gesù possa arrivare anche ad altri, ai lontani, vogliamo con amore, con affetto e con rispetto testimoniare l’amore di Gesù”.