Santa Maria Regina – celebrazione a conclusione della visita pastorale

Con la bella e partecipata celebrazione di domenica 20 gennaio, si è conclusa la visita pastorale del vescovo alla parrocchia di Santa Maria Regina di Terni. Una celebrazione animata dai ragazzi del catechismo e dalla corale, concelebrata dal parroco don Gabriel e da don Robert, alla presenza di numerosi fedeli e operatori pastorali, che il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza e per i bei momenti trascorsi insieme.
“Ringrazio il Signore per l’esperienza di questi giorni scanditi da incontri, fraternità e conoscenza di questa comunità – ha detto il vescovo –. Una comunità che ha le potenzialità perché possa riprendere slancio in questo cambio di epoca, nel quale il Signore ci chiede di ripensare l’annuncio del vangelo secondo le indicazioni di Papa Francesco e dei vescovi”.
Nel suo intervento il vescovo ha posto evidenziato quanto di bello a livello comunitario e pastorale ha segnato la storia importante di questa parrocchia anche per la diocesi: la pastorale prematrimoniale e familiare, il consultorio familiare, in ambito caritativo i vari progetti di solidarietà e di coinvolgimento delle famiglie, e missionario nel Kossovo, la presenza ininterrotta per 50 anni del parroco don Sandro.
“Opere belle che però mostrano oggi segni evidenti di stanchezza e di ripetitività pastorale, un andamento quasi per inerzia, che continua a camminare sui binari della tradizione consolidata e delle buone prassi dei lontani anni passati. L’assenza di gruppi e associazioni ecclesiali vitali, l’esiguità del numero e del mancato ricambio degli aderenti di quelle storiche conferenza di San Vincenzo e Azione Cattolica, l’età media piuttosto elevata degli operatori pastorali, catechisti, ministri varie altri, l’assenza del consiglio pastorale del consiglio per gli affari economici, la mancanza di una pastorale giovanile sostenuta e di valide sistematiche proposte formative per gli adulti, sono tutti segni che la parrocchia ha bisogno di un rinnovamento nei programmi, nel ringiovanimento degli operatori, nella risposta alla sfida della evangelizzazione del mondo d’oggi”.
Il vescovo ha quindi indicato la necessità di completare il passaggio di consegne al nuovo parroco don Gabriel, alla costituzione del consiglio pastorale parrocchiale che insieme ai sacerdoti, al diacono studi e formuli un piano pastorale parrocchiale, rispondente alle mutate situazioni sociali e ai bisogni odierni. Il nuovo consiglio per gli affari economici e la nuova gestione delle risorse reali e potenziali di strutture e di persone su cui la parrocchia può contare come gli spazi per il ministero pastorale, la struttura di Castel del Monte, i ministri della comunione, i catechisti, il coro e i numerosi malati che sono visitati e che sostengono la parrocchia con la preghiera e la sofferenza, i genitori dei fanciulli del catechismo e della scuola parrocchiale dell’infanzia, che vanno formati e coinvolti nella parrocchia, nell’impegno del servizio pastorale della parrocchia.