La comunità di Vacone è in festa per il 25 anni di sacerdozio del parroco don Albin Kouhon, ordinato sacerdote nel suo paese d’origine la Costa d’Avorio il 5 agosto 1990. In Spagna e Italia ha svolto gli studi di specializzazione in diritto canonico e da 15 anni presta il suo servizio nella diocesi di Terni Narni Amelia, prima come viceparroco a Campomicciolo, poi parroco a Vacone e vice cancelliere della diocesi.
“E’ la festa di don Albin, che 25 anni fa ha ricevuto un po’ dello spirito di Gesù e che in questo tempo ha trasmesso e riversato su tante persone – ha detto il vescovo -. La vocazione sacerdotale è un mistero, forse i cristiani di oggi non se ne rendono conto perché si parla poco di questo, salvo nei momenti in cui si avverte la mancanza di un parroco, di un sacerdote. La vocazione sacerdotale è un mistero che risiede nel Signore e che si riversa nel cuore dell’uomo e crea una serie di dinamiche spirituali, umane, esistenziali, intellettuali. In queste dinamiche il Signore dà la grazia di riconoscere la sua voce e di rispondere sì e seguirlo. La vocazione ha dei risvolti che solo l’interessato conosce. Oggi siamo qui per ringraziare il Signore per quella porzione dello spirito di Mosè che si è riversata nel cuore di don Albin e che lo ha portato ad essere profeta del Signore e sacerdote del Dio altissimo. Lo Spirito lo ha trasformato nel cuore e nell’anima per renderlo idoneo a trasmettere e diffondere la grazia del Signore. Questo basta per prolungarsi in tutta la sua vita, perché non c’è momento in cui si possa dire “oggi non sono sacerdote”, ma la sua vita è una lode e ringraziamento, offerta rivolta al Signore, e per se stesso e per il popolo di Dio che gli è stato affidato. San Francesco guardava nel sacerdote solo colui che mi dona il corpo e sangue di Cristo. Di fronte al sacerdote io non guardo se è degno o santo, ma colui che mi dona la parola del Signore e il suo corpo e sangue”.
