Giovedì 27 ottobre il vescovo Francesco Soddu ha presieduto la solenne celebrazione nel 369° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 per opera del cardinale Angelo Rapaccioli. La cattedrale è la chiesa madre delle Chiese che sono in Terni-Narni-Amelia. La dedicazione di una chiesa è il momento conclusivo di un “cantiere” corale, un’impresa di popolo, animato dalla fede, che edificava il luogo della presenza di Dio, della preghiera, dell’annuncio della Parola, della celebrazione dei sacramenti, dell’incontro e soprattutto della celebrazione dell’Eucarestia. Il vescovo, coinvolgendo i bambini presenti, ha ricordato i segni visibili della dedicazione che sono le dodici croci poste lungo il perimento della chiesa:
“Fare memoria del giorno della dedicazione della chiesa è rendere grazie a Dio – ha detto il vescovo – rafforzare la consapevolezza dell’essere popolo di Dio, che ascolta la parola di Dio nella comunità insime e ciò genera la festa e la gioia. Nella chiesa punto centrale è l’altare che è il segno di Gesù centro della chiesa intorno a cui dobbiamo stringerci, a quella pietra fondamentale che è Gesù, tutti noi che siamo pietre vive per costruire la chiesa comunità. Ascoltare la parola di Dio e fare festa in chiesa, è quello che ci ricorda papa Francesco quando dice di camminare insieme, ascoltando tutti i fratelli, nel cammino sinodale”.
Terni – celebrazione nell’anniversario della dedicazione della Cattedrale
