Celebrazione del mercoledì delle Ceneri 2025

“Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore”.

Questa espressione del versetto al Vangelo, tipica del tempo di Quaresima che oggi si apre, si colloca opportunamente nel contesto dell’anno giubilare e, focalizzandolo meglio, ne esalta il significato profondo, posto e tracciato da papa Francesco in riferimento a quanto evidenziato dal versetto 5 del capitolo 5 della lettera ai Romani, che ci accompagna in questo Anno Santo:
“La speranza non delude perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”.
È necessario pertanto rendere sempre accogliente il nostro cuore, liberarlo da tutto ciò che lo ingombra in modo pericoloso, inquinandolo e rendendolo atrofizzato e duro. È quindi urgente renderlo pienamente disponibile e non diviso in compartimenti che ne determinano la malattia e lo rendono anche brutto.
Il metodo indicato dalla Parola di Dio è quello di ascoltare la voce del Signore.
Dall’ascolto alla interiorizzazione, così come fu il criterio adoperato da Maria Santissima la quale, ascoltando tutto ciò che riguardava il Figlio, lo meditava e conservava nel proprio cuore, che per questo era e si costruiva sempre più immacolato, più bello.

Carissimi fratelli e sorelle abbiamo così sublimi esempi a cui attingere affinché il tempo di Quaresima sia tutto improntato alla edificazione sana e santa della nostra vita facendo sempre riferimento alla Parola di Dio che si fa palpito albergando nel nostro cuore.
La speranza perciò sarà sempre presente desta e luminosa nella misura in cui lo Spirito Santo ne determina ogni pulsazione.
Il cuore dell’uomo, il nostro cuore, a causa del peccato, è sempre soggetto a diventare duro. Il cuore duro influisce negativamente in ogni altro ambito e porta inesorabilmente a conseguenze non buone.
Per tale motivo Gesù ci guida e dice…. Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime.
Il tempo di Quaresima, con le sue tappe ci offre tutti gli elementi necessari affinché, partendo dalla condizione essenziale e fondamentale della conversione, contrizione ecc., possiamo ripercorrere la strada da pellegrini che, con le diverse tappe battesimali, ci conduce alla Pasqua, fonte del nostro Battesimo, della nostra vita nuova.

Perciò oggi non indurite il vostro cuore ma ascoltate la voce del Signore.
Quante voci ci sovrastano e quante ancora ne aggiungiamo di nostre…sembra che di tanto in tanto si riscriva o riemerga la storia nefasta che, partendo dalla torre di Babele arriva sino ai nostri giorni e non ci si capisca più l’uno con l’altro.
Il Vangelo ci insegna, che alle tante voci, alla infinità di voci si deve sempre anteporre la voce della Parola, di Gesù Parola di Dio fatta carne.
Il Padre stesso ci ha indicato questo criterio tutte le volte che nelle narrazioni evangeliche ha fatto udire la sua voce: “Questi è il mio figlio amato, lui ascoltate”.
Come faremo noi oggi a pretendere che gli altri ascoltino la parola del Signore se non abbiamo il coraggio e la forza spirituale di trasmetterla attraverso la nostra testimonianza, che si genera da un cuore rinnovato?
La Quaresima si offre a noi come tempo favorevole per riappropriarci della figliolanza divina attraverso questo percorso fatto di tappe.
Accogliendo, vivendo e celebrando le diverse tappe saremo pellegrini e testimoni di speranza.
Il percorso, il pellegrinaggio, coincide col camminare stesso sulla via, che è Cristo, secondo quanto da lui affermato: “Io sono la Via la verità e la vita”.
Camminare su Gesù è la cosa più bella e sicura che si possa desiderare.
Significa avere la certezza assoluta di andare sul giusto, di non sbagliare. Camminare su questa via non è però assimilabile ad andarci sopra come se si trattasse di una superficie stradale, per dirla con un’immagine, ma significa vivere di lui.

Carissimi fratelli e sorelle siamone certi e certifichiamo con la nostra condotta questa grande verità.
Gesù nel brano del Vangelo che caratterizza l’inizio della Quaresima e che abbiamo proclamato, ci fornisce alcuni atteggiamenti che si riassumono con il trinomio preghiera, digiuno e carità, secondo le sue stesse parole: non fare tutto questo per essere visto ammirato, lodato, giudicato bene, oggi diremmo: non fare le cose per collezionare dei follower o dei like, quanto piuttosto per costruirti ed essere non ambiguo ma autentico; per essere non autosufficiente ma bisognoso della comunione con Dio e con gli altri; per essere non divoratore del cibo, delle cose e delle relazioni ma disponibile alla giusta condivisione.
Capita a tutti di vedere persone, e non solo ragazzi, con gli occhi fissi sul telefonino, ripiegati su qualcosa, connessi con tutto ma sostanzialmente in relazione con nessuno.
Papa Francesco, nell’ Enciclica Dilexit nos, dedicata al Sacro cuore di Gesù scrive: Tutto parte dal cuore. (n.21) “Il nucleo di ogni essere umano, il suo centro più intimo, non è il nucleo dell’anima ma dell’intera persona nella sua identità unica, che è di anima e corpo. Tutto è unificato nel cuore, che può essere la sede dell’amore con tutte le sue componenti spirituali, psichiche e anche fisiche. In definitiva, se in esso regna l’amore, la persona raggiunge la propria identità in modo pieno e luminoso, perché ogni essere umano è stato creato anzitutto per l’amore, è fatto nelle sue fibre più profonde per amare ed essere amato”.
Il rito delle ceneri che tra poco terremo, ci ricorda che siamo polvere; polvere fatta carne… ed assunta e redenta per amore dal Signore crocifisso e risorto.
I’ antica formula: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” ha senso nella misura in cui si è proiettati verso la speranza della vita nuova data dalla conversione e adesione piena al Vangelo: “Convertiti e credi al Vangelo”.
Chiediamo al Signore che quell’oggi sul quale abbiamo concentrato la riflessione (Oggi non indurire il vostro cuore…) sia il punto saldo del percorso quaresimale; possa illuminare tutti gli altri giorni e diventare il tempo favorevole per la conversione continua di tutto il nostro essere.
La nostra preghiera in questo giorno e in questo tempo sia di supporto affinché la pace, auspicata da tutti, possa iniziare ad essere edificata a partire dal cuore di ciascuno con l’ascolto, accoglienza della parola di Dio fatta carne, NSGC principe della pace
Il Cuore Immacolato di Maria ci aiuti e sostenga nel nostro cammino di conversione; la sua premura di madre alimenti ogni nostro desiderio di bene, lo preservi da ogni attacco del male e ci illumini la strada del nostro pellegrinaggio di fratelli e sorelle incontro al suo Figlio.