Nell’Anno Giubilare 2025 in diocesi vengono proposti eventi, pellegrinaggi e celebrazioni per vivere insieme il momento di fede, di grazia e misericordia che viene offerto in questo Anno Santo.
L’incontro quaresimale giubilare per la vicaria di Amelia e Valle Teverina si è tenuto venerdì 21 marzo, in occasione della giornata per le vittime delle guerre che imperversano in Ucraina e in Terra Santa, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, con il pellegrinaggio dalla piazza del Comune di Amelia alla Concattedrale, chiesa giubilare della città. Lungo il pellegrinaggio la sosta con la preghiera per la pace presso il monastero delle benedettine di San Magno, e sulla porta della Concattedrale il rito dell’aspersione con l’acqua bendetta fonte della purificazione. E’ seguita la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Francesco Soddu, concelebrata dal vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi e dal priore del capitolo della concattedrale don Antonino De Santis, presenti i sacerdoti di Amelia e della Valle Teverina.
Il Vescovo ha ricordato l’importanza della giornata di preghiera per la pace e per le vittime della guerra in Ucraina e in Terra Santa, invitando i fedeli alla preghiera assidua: “con la nostra preghiera e azione Dio continui a scrivere nelle linee storte della storia che l’umanità costruisce”. “Ogni tempo della storia è segnata dalla raccolta dei frutti – ha detto il vescovo – la pienezza del tempo di ogni persona nel suo oggi. Purtroppo la raccolta dei frutti oggi è quella della guerra e della violenza. Allora siamo qui per pregare per mettere un seme buono, come il seme dell’eucarestia che è il seme buono di Gesù, affichè anche noi possiamo essere seme buono in questa vigna che il Signore ha costruirto per noi. La nostra vita deve essere seme buono nella vigna del mondo”.
