Piediluco – celebrazione in memoria di don Mario Baciarelli fondatore della Casa del Giovane

Settantuno anni fa, dalla felice intuizione di don Mario Baciarelli, a Piediluco prendeva vita la “Casa del Giovane”, opera di carità e dedizione ai bisognosi, nell’accogliere i bambini senza famiglia e senza casa, orfani e comunque non seguiti dai loro genitori.
Sabato 11 ottobre sarà ricordato don Mario Baciarelli, a 36 anni dalla morte, con la messa nel santuario di San Francesco a Piediluco, presieduta da don Lorenzo Spezia, parrocco di Piediluco. Dopo la messa sarà festeggiata la “Casa del Giovane” nei locali della comunità. Un momento celebrativo nello spirito di accoglienza, fraternità e comunione che è sempre stato alla base dell’opera sociale della Casa del Giovane nel territorio di Piediluco.
Don Mario fu parroco per alcuni decenni del paese lacustre e soprattutto fondatore nel 1954 della “Casa del giovane”, un esempio grande di carità; apri la sua canonica ai poveri e abbandonati e, poiché questa era piccola, la ingrandì acquistando un rudere adiacente, ricostruendolo per adattarlo ad ospitare dei ragazzi. Don Mario era un vero uomo di Dio, amante dell’umanità sofferente. Nella casa sono passati oltre 1200 ragazzi che, grazie all’opera di don Mario, hanno potuto vivere in una vera famiglia, formarsi e avere una vita dignitosa.
Nel 2000 la casa è stata ristrutturata ed affidata alla direzione della cooperativa sociale Tabor, che gestisce progetti sociali per pazienti con disturbi psichici tesi ad un reinserimento sociali e a migliorare la qualità della vita.
L’attività svolta dalla cooperativa “Tabor” riguarda anche l’animazione territoriale, il reinserimento sociale, la consulenza e primi aiuti, l’accoglienza in generale.