Amelia – celebrazione della festa dell’Assunta. Mons. Soddu: “La presenza di Maria, che è la chiesa, ci sprona affinchè ciascuno possa essere segno di una prospettiva futura d salvezza”.

Celebrata dal vescovo Francesco Antonio Soddu nella Concattedrale di Amelia la festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, alla presenxa di numerosi fedeli, concelebrata da padre Sergio Prina Cerai e da don Giuseppe Capsoni, e animata dalla cappella musicale del Duomo.
Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.
“Una solennità cara a tutta la cristianità – ha detto il vescovo – e presente in particolare in questa comunità cittadina e cristiana. Maria porta in sé i doni grandi di Dio che in Gesù Cristo sono stati realizzati, nel mistero pasquale della passione, morta e resurrezione. Quindi dobbiamo guardare a lei non come spettatori, quanto piuttosto come coloro ai cui viene consegnato un modo bello di vivere la vita. La solennità di oggi ci investe con la sua luce e ci esorta a partecipare al mistero di Cristo. Nell’incontro tra Maria ed Elisabetta, che viene narrato nel vangelo, possiamo vedere l’incontro tra generazioni, come il Papa ci ricorda nella giornata degli anziani e dei nonni e della Giornata mondiale della gioventù dove esorta a mettersi in viaggo con sollecitudine, con nel cuore la bellezza di essere cristiani. Non essere spettatori, ma responsabili e attori della nostra vita, rivolta sempre verso i beni eterni, che sono Gesù Cristo e il mistero che ci viene dato nel vivere il dono del battesimo. Avere la vita orientata verso la donna vestita di sole che è Maria.
In Maria c’è l’immagine della chiesa, un immagine di salvezza, che è presenza materna, che abbraccia e consola, una presenza che è allo stesso tempo generatrice e generativa. E’ l’immagine della chiesa, ma anche della nostra società che spesso appare avvizzita, priva di attenzione e sollecitudine. La presenza di questa donna, che è la chiesa vivificata dalla presenza dello Spirito, ci sprona affinchè ciascuno di noi possa essere segno di una prospettiva futura d salvezza, ciascun cristiano deve portare alla luce nostro Signore Gesù, che deve sempre emergere e farsi evidente nella nostra vita. Se vogliamo avere la nostra esistenza orientata verso i beni eterni dobbiamo cercare quel deserto, ossia il luogo del nostro incontro con il Signore, capire cosa lo Spirito vuole da noi, cosa lo Spirito dice ancora alla chiesa in questo tempo del percorso sinodale, del popolo di Dio in cammino”.

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Al termine della celebrazione c’è stata la preghiera davanti all’immagine della Madonna Assunta e nel pomeriggio la processione con l’immagine della Madonna per le vie della città, con la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose e del complesso bandistico Città di Amelia.