Amelia – festa della patrona Santa Fermina 2025

Il 24 novembre ad Amelia si celebra la festa di santa Fermina, patrona della città e copatrona della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Una celebrazione che è un evento religioso e civile, un incontro tra Amelia e Civitavecchia per rinsaldare il gemellaggio tra le due città nel nome della comune patrona Fermina, giovane martire del III secolo.
“La festa di santa Fermina vuol essere ancor più una occasione di preghiera, per rinnovare con entusiasmo la nostra fede e il nostro impegno coraggioso per vivere un tempo di rinascita materiale e spirituale. L’esempio e la testimonianza nel martirio che santa Fermina ci offre, sia per tutti incoraggiamento a rimanere fedeli al Signore, diventando sempre più testimoni e costruttori di pace e di fraternità”.
Triduo in preparazione alla Festa della Santa dal 21 al 23 novembre ore 17.00 Rosario – ore 17.30 celebrazione eucaristica e preghiera alla Santa.
Domenica 23 novembre ore 12.00 Messa Solenne, ore 17.00 Rosario, canto dei Primi Vespri della Solennità, celebrazione S. Messa e preghiera alla Santa.
Lunedì 24 novembre, solennità di Santa Fermina ore 8.30-10.00 concattedrale di Amelia Celebrazione di Sante Messe, ore 11.15 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da mons. Gianrico Ruzza Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia con la partecipazione dei sacerdoti della città di Civitavecchia. Al termine premiazione del Concorso letterario S. Fermina.
Ore 17.00 concattedrale cerimonia della pesatura e offerta dei Ceri da parte dei Sindaci del comprensorio amerino e di Civitavecchia. I ceri saranno accesi con la fiaccola portata dalla staffetta podistica giunta da Civitavecchia e a seguire ore 17.30 Solenne Pontificale presieduto da mons. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia. La Cappella Musicale del Duomo e i Cori della Vicaria eseguiranno i canti liturgici.

Sabato 22 novembre ore 11.30 Palazzo del Seminario conferenza “Rievocare il mondo dei religiosi: chiese, monasteri e conventi, chi indossava cosa e perchè” a cura di Sara Paci Piccolo e della Contrada Collis.
Domenica 23 novembre ore 10.00 Piazza Lojali Pesca di Beneficenza, ore 11.00 presso la Sala Conferenza S. Agostino la presentazione del libro di Giancarlo Guerrini “Origini del Corteo Storico e Palio dei Colombi” a cura dell’Ente Palio dei Colombi in occasione del 50° della prima rievocazione dell’offerta dei ceri, ore 17.00 Sala della Pinacoteca Civica “Piermatteo 2025” spettacolo per il 580esimo anniversario della nascita del pittore Amerino. Progetto promosso da UNITRE di Amelia con il contributo della Fondazione Carit.
Lunedì 24 novembre ore 12:30 Piazza Lojali spettacolo del Complesso Bandistico Città di Amelia, Fornole e Otricoli con la partecipazione delle Majorettes Città di Amelia. Ore 16:00  Arrivo Corteo Storico e consegna dei ceri da parte dei sindaci del comprensorio amerino – Corteo Storico in onore di S. Fermina da Piazza Marconi al Duomo con la presenza del Gruppo Armata Medievale.

SANTA FERMINA
Di origini romane, Fermina si convertì giovanissima al Cristianesimo, con impegno ed entusiasmo si consacrò all’apostolato, convertendo tantissime persone, sollecitata da una fede fervida e operosa. Secondo la sua passio, che non è anteriore al sec. VI, Fermina era una vergine romana figlia dello stesso praefectus urbis, Calpurnio. Da Roma la famiglia si trasferì a Civitavecchia e quindi ad Amelia. La giovane Fermina qui visse una vita eremitica, rivolgendo ai fedeli parole di conforto esortandoli coraggiosamente alla fede e all’amore.
Un consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla, fu da lei convertito e diede poi la vita per la fede. Fermina seppellì il martire in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1° dicembre.
Denunciata come cristiana, Fermina fu arrestata e condotta davanti al giudice Megezio il quale, nemico acerrimo dei cristiani, la sottopose a minacce e tormenti più spietati che non spezzarono però il suo coraggioso rifiuto di rinnegare la fede cristiana. Più tardi anche lei subì il martirio. Era il 24 novembre del 304 d. C quando la giovane Fermina fu martirizzata dal Prefetto romano di Amelia, Magenzio. Dopo numerosi tormenti, appesa con i capelli alla colonna (la tradizione vuole che sia quella posta all’ingresso del Duomo), mentre veniva torturata con le fiamme, Fermina morì pregando il Signore per sé e per i suoi persecutori. Molti vedendola morire in quel modo si convertirono al Vangelo. I resti del prezioso corpo vennero segretamente sepolti con grande venerazione dai Cristiani, fuori le mura di Amelia, e vi restarono occulti per circa sei secoli. Furono ritrovati nell’anno 870 e da allora sono solennemente custoditi nella Cattedrale di Amelia.
Le si attribuiscono numerosi miracoli, uno dei quali avvenne durante la navigazione verso Civitavecchia (allora Centumcellae); una violenta tempesta che infuriava in mare sulle imbarcazioni venne placata dall’intervento miracoloso della vergine Fermina. La santa sostò per un periodo in una grotta del porto, sulla quale è stato successivamente costruito il Forte Michelangelo. Per questo è anche la protettrice dei naviganti.
Dopo oltre 17 secoli, Fermina è un esempio di come amare il Signore, anche in mezzo ai sacrifici, ai problemi, alle difficoltà della vita e, le celebrazioni in suo onore, mostrano, ancora oggi, l’intensa devozione che la popolazione locale da secoli destina alla propria patrona. La festa di Santa Fermina a Civitavecchia si celebra il 28 aprile, giorno in cui giunsero nella città le reliquie donate dalla città di Amelia (28 aprile 1647).

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