Amelia – festa dell’Assunta 2025

La prima notizia documentata sul culto della SS. Assunta nella Cattedrale di Amelia è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291.
Il culto verso la Madonna Assunta divenne, attraverso i secoli, il centro di convergenza di tanti interessi religiosi, civili ed artistici. Questo processo venne favorito dalla venerazione in Cattedrale di una immagine su tavola, databile forse all’inizio del secolo XV, collocata all’interno della Cappella di S. Biagio, di patronato della famiglia Moriconi, che ha dato alla diocesi ben tre vescovi.
Nel sec. XVII in seguito alla sempre crescente venerazione dei cittadini e in ringraziamento dello scampato pericolo in occasione del terremoto del 1703, fu avanzata richiesta al Capitolo Vaticano per ottenere l’incoronazione della sacra immagine.
In tale circostanza venne anche posta sopra l’arco della porta principale di Amelia (Porta Romana) la seguente iscrizione: CIVITAS MARIAE VIRGINIS IN NOMINE JESUS A TERREMOTU LIBERATA A.D. MDCIII.
La festa dell’Incoronazione durò tre giorni, dai primi vespri del 9 Maggio 1745, giorno in cui Benedetto Ancajani, canonico della Basilica di San Pietro in Vaticano, appose il diadema all’immagine, fino ai secondi vespri dell’11 Maggio.
L’annuale solennità dell’Assunta è una ricorrenza particolarmente sentita e, come lo è stato nei secoli, ancora oggi ha tutte le caratteristiche della festa patronale e la Basilica Cattedrale, che custodisce la venerata immagine, è il luogo dove gli amerini salgono nel cuore dell’estate, per onorare la Madonna memori della devozione dei loro antenati.
Particolarmente suggestiva è la solenne Processione con l’immagine dell’Assunta che percorrendo le vie del centro storico giunge in Piazza XXI settembre presso Porta romana per la preghiera e la solenne benedizione alla città. Ai riti religiosi susseguono, come da secolare tradizione, eventi di carattere culturale, storici, musicali e ricreativi che coinvolgono le diverse realtà associative cittadine.
La Festa diviene così motivo per far crescere l’intera comunità e per tramandare quei valori che sono alla base di una sana e reciproca convivenza.