Nella festa dell’Immacolata inizia per l’Azione Cattolica il cammino associativo 2022-2023; con l’adesione viene confermato il personale sì ad un impegno di vita cristiana fondata sulla Parola di Dio, sull’Eucarestia e sulla individuale testimonianza nella vita quotidiana che ogni giorno reclama risposte. Un impegno che è sì personale, ma che ha anche una dimensione comunitaria perché operata dinanzi alla comunità e per la comunità.
In questa occasione il vescovo Francesco Antonio Soddu ha inviato una lettera alla comunità ecclesiale diocesana:
“Carissimi presbiteri assistenti,
scrivo a voi, con l’auspicio che questa mia sia estesa a tutta l’Azione Cattolica diocesana, in prossimità dell’8 dicembre, data luminosa per la Chiesa Universale che celebra la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, e significativa per la vostra Associazione.
È questo il giorno, infatti, in cui i fedeli laici associati all’AC rinnovano la loro annuale adesione e in cui i Pastori, fedeli al mandato del Concilio Vaticano Il (cfr AG 15), possono pubblicamente approfittare dell’occasione per promuovere l’Azione Cattolica stessa e invitare altri fedeli ad aderirvi.
Permettete, allora, che in questo primo 8 dicembre che vivo tra voi come vostro Vescovo, possa donarvi alcune riflessioni.
Innanzitutto, mi piace sottolineare che nell’adesione all’Azione Cattolica ogni laico manifesta pubblicamente e in forma associata la propria adesione al Signore che parla, agisce e chiama in eventi e in parole perché sia manifesta a tutti la volontà salvifica di Dio in Cristo Gesù (cfr DV 2).
Inoltre, l’adesione all’AC è una risposta vocazionale al Signore nella Chiesa, da laici: uomini e donne battezzati che vivono in modo secolare «la missione propria di tutto il popolo cristiano» (LG 31); che, associandosi e in stretta collaborazione con la Gerarchia, «posta dal Signore a reggere la Chiesa, in un rapporto di piena comunione e fiducia», ne «accoglie con aperta disponibilità la sua guida e le offre con responsabile iniziativa il proprio organico e sistematico contributo per l’unica pastorale della Chiesa» (Statuto dell’AC, 5).
Infine, come ha ricordato papa Francesco Io scorso 29 ottobre, ai giovani responsabili parrocchiali convenuti in Aula Paolo VI, è un’adesione nella parrocchia, «l’ambiente “normale” dove» si impara «ad ascoltare il Vangelo, a conoscere il Signore Gesù, ad offrire un servizio con gratuità, a pregare in comunità, a condividere progetti e iniziative, a sentirci parte del popolo santo di Dio…».
In questo tempo sinodale che viviamo in comunione con le Chiese sorelle in Italia (e nel mondo) invito in particolar modo voi, come Azione Cattolica, ad essere “cantiere” fecondo e produttivo nell’ascolto e nel discernimento di quanto lo Spirito suggerisce alla nostra Chiesa diocesana. Fatte questo nelle vostre attività ordinarie (gli incontri degli adulti, dei giovani e dei ragazzi dell’ACR), ma anche non tralasciando l’importante contributo che potete dare agli organismi di partecipazione parrocchiali e diocesani, come anche nella Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, che presto ho intenzione di costituire.
Con l’animo grato al Signore per voi che, nell’Azione Cattolica, vivete questo particolare “ministero” il quale, come ricorda ancora il Concilio Vaticano II, è necessario per costituire e sviluppare la comunità cristiana (cfr AG 15), per intercessione di Maria Immacolata, donna del sì e dell’adesione totale al suo Signore,
vi saluto e vi benedico
+ Francesco Antonio Soddu
vescovo
Lettera del Vescovo all’Azione Cattolica
LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DIOCESANO DI AZIONE CATTOLICA E DELL’ASSISTENTE UNITARIO
Carissimo mons. Vescovo,
le parole che ci ha inviato in occasione della prossima festa della adesione hanno reso più vero e più bello
il gesto che tanti, uomini e donne, giovani, ragazzi e ragazze, si avviano a fare.
Più vero: perché aderire alla AC non è e non deve essere altro che la risposta ad un invito che la Chiesa, attraverso i suoi Pastori, rivolge ai laici ed alle laiche in ragione del battesimo che hanno ricevuto. Grazie a Lei ed alle Sue parole, un nodo cruciale è stato sottratto all’implicito: chi quest’anno aderirà alla Azione Cattolica dirà un “sì” esplicito alle parole che Lei esplicitamente ci ha rivolto. Grazie!
… ed anche più bello: perché in questi primi mesi del Suo episcopato Lei in molti modi e di frequente ha mostrato
la Sua cura per il laicato e per la Azione Cattolica, ma con la lettera che ci ha inviato in un momento non ordinario della vita della associazione ci aiuta a non considerare mai ordinaria la Sua vicinanza e dunque sempre esigente la responsabilità che pubblicamente ci assumiamo.
Noi siamo grati al Signore per Lei, benediciamo il Signore per il dono che è per noi il Suo ministero, e Le chiediamo di aiutarci in ogni modo a camminare dietro al Signore, come Ecclesia, nella compagnia ed a servizio di tutti gli uomini e le donne della nostra Civitas.
Grazie di cuore,
Luca Diotallevi presidente diocesano
don Matteo Antonelli
assistente diocesano unitario