Ispirato dal presepio di Massimo Cascioli, realizzato in Acciaieria a Terni su ritagli di materiale da scarto, al reparto Magnetico nel 1995 dove egli lavorava.
La presente opera è realizzata su lamierino di acciaio inox da Ferri Giovanni, pittore e collega di lavoro di Massimo Cascioli. Riprodotto in misure più grandi, riprendendo immagini di alcuni suoi personaggi presenti nelle foto di quel presepio, purtroppo andato totalmente perduto, e completando l’opera con l’aggiunta di altri
elementi scaturiti dalla propria creatività, quasi una virtuale collaborazione artistica.
La tecnica particolare, lascia trasparire i riflessi e l’eleganza della lavorazione accurata del lamierino inox che la fabbrica attualmente produce.
Molti ricorderanno l’emozione e l’atmosfera di profondo rispetto, il passo lento degli operai, l’amarezza in quell’intreccio di luci e ombre e quell’oasi di pace e silenzio, che si diffondevano intorno al palco del suo presepio, proprio nei giorni tristi in cui lo stesso Massimo perì in un incidente sul lavoro.
Massimo ha alimentato la sua immaginazione senza malizie e compromessi, illustrando su superfici originali, il
mondo che appartiene alla storia delle nostre radici cristiane, quel modo di vivere semplice di un tempo che si riflette sui valori della vita, l’amore, la tenerezza, la sofferenza e la fede.
Le espressioni dei personaggi sono espressioni di sintesi che traggono in massima evidenza gli aspetti psicologici, veri protagonisti dell’opera.
Nei volti dei personaggi di questo presepe predomina un’esigenza di essenzialità, una spontanea creatività, un gesto, un momento capace di rivelare quell’attimo di coscienza disarmata della vita, quell’ improvvisa cognizione di malinconia che sfiora sempre, almeno una volta lo spessore delle cose.
Chiesa Sant’Alò – Presepe in acciaio
