Giornata del volontariato – il vescovo Soddu incontra gli studenti dell’Itt “Allievi-Sangallo” di Terni

Nella giornata mondiale del volontariato il 5 dicembre, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha incontrato gli studenti delle terze classi dell’istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo” di Terni.
L’incontro è stato introdotto dalla dirigente scolastica Cinzia Fabrizi che ha illustrato la storia dell’istituto e la sua evoluzione negli anni, per una formazione integrale dei ragazzi sempre al passo con i tempi e ai cambiamenti sociali, culturali e tecnici.
Il vescovo, presentandosi ai ragazzi, ha ripercorso la propria storia umana e vocazionale, dalle esperienze formative nella sua terra d’origine la Sardegna, fino all’incarico di direttore della Caritas nazionale, che ha ricoperto per un decennio.
Ha ricordato quindi la costituzione della Caritas nel 1971 per opera di papa Paolo VI e del primo presidente mons. Nervo, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II per favorire l’attuazione del precetto evangelico dell’amore nella comunità ecclesiale italiana in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, con particolare attenzione alle persone e alle comunità in situazione di difficoltà.
“Il volontario è chi mette a disposizione gratuitamente le proprie energie e capacità – ha detto il vescovo – un po’ come a scuola quando ci si offre volontari per le interrogazioni. Certo non tutti devono essere volontari, ma tutti devono essere preparati per essere buoni strumenti nella società e buoni cittadini, perchè tutti hanno la possibilità e capacità di intervenire positivamente per la costruzione del bene comune, che può essere alimentato da tutti essendo buoni cittadini e buoni cristiani. Anche la solidarietà deve esprimersi in chiave comunitaria per pensare a tutti. Sono le tante opere di prestare attenzione alle necessità o per la cura delle persone che passano attraverso le associazioni di volontariato, che è gratuita delle risorse che la persona mette a disposizione per dare un contribuito per quello che può al bene comune”.
Sono stati poi i ragazzi a porre domande al vescovo in particolare sulle motivazioni del proprio percorso nel mondo del volontariato e alla direzione della Caritas, sulle difficoltà e sulle prospettive della Caritas nella società attuale e nel welfare comunitario ed anche sul rapporto con le altre religioni nell’ambito della solidarietà “Lo spirito e l’opera è stata mirare sempre alla compartecipazione e condivisione di quanto si sta facendo. Ho sempre collaborato con i vari esponenti delle altre religioni, anche con l’imam di Terni oltre che altri a livello nazionale, e ho sempre avuto buone risposte proprio perchè il bene comune è un valore condiviso per questo si possono fare azioni comuni costruita insieme”.